Varese beffato a un passo dallo scudetto Primavera
I ragazzi di Mangia raggiunti sul pareggio a 15" dalla conclusione della partita. Ai supplementari decide Montini con un gol viziato da un tocco di mano. Finisce 3-2, titolo alla Roma

L’unica consolazione, smaltita la rabbia e la delusione, sarà ripercorrere le tappe di una stagione pazzesca, che ha portato gli uomini guidati da Devis Mangia da assoluta debuttante a squadra più bella di tutto il Campionato Primavera. Ripartire, dopo l’addio di Sannino e Sogliano, dopo la A e lo Scudetto Primavera svaniti di un soffio, sarà la parola d’ordine biancorossa: se saranno questi ragazzi a portare questo grido in giro per l’Italia sarà un successo. Garantito.

Per ascoltare il primo squillo della finalissima bisogna aspettare 14′: Florenzi riceve palla da Dieme, spinge verso l’area e dal limite destro fa partire un rasoterra incrociato che colpisce in pieno la base del palo opposto. Sul ribaltamento di fronte la palla arriva a De Luca e anche dal suo destro nasce un palo, questa volta esterno. De Rossi vuole coinvolgere Caprari nella manovra giallorossa ma il talentuoso numero 7 ha un cliente davvero scomodo, Toninelli, che gli sta appiccicato ovunque – senza fargli vedere palla – tanto a destra quanto a sinistra. Il Varese lascia l’iniziativa agli avversari ma alla prima occasione utile passa in vantaggio (19′): il tiro di De Luca viene rimpallato e finisce nella zona presidiata da Jadilson; il brasiliano controlla e fa partire un cross profondo e tagliato verso Lazaar che, con un terzo tempo cestistico, spicca il volo su Sabelli, lo sovrasta e incorna verso l’incrocio del secondo palo l’1-0 biancorosso. Corsa pazza di gioia sotto la tribuna e gol numero tre di questa fase finale per il numero 17. La Roma accusa il colpo e impiega un po’ di tempo a rialzarsi. È Viviani a dare la scossa ai lupacchiotti quando, al 33′, raccoglie una ribattuta della difesa lombarda e lascia partire un siluro di controbalzo che accarezza il palo e si spegne sul fondo. Un attimo dopo altro brivido per i biancorossi (36′): Caprari finta il cross di sinistro e lo mette col destro a beneficio del taglio di Florenzi che irrompe ma non trova l’impatto pulito con la sfera. L’ultima fiammata di tempo è del Varese e la confezionano i gemelli terribili De Luca e Pompilio che scambiano tre volte in un fazzoletto: l’assist finale è della zanzara ma il tiro – difficile con la palla in arrivo da dietro – del fantasista mancino è troppo debole per impensierire Pigliacelli.

SUPPLEMENTARI – Il Varese è “condannato” a dover difendere il risultato non avendo più peso offensivo (4-1-4-1 con Gaeta isolato davanti alla mercé di Antei e Mladen). La Roma non sembra convintissima di riuscirci e l’unico scossone è di Piscitella, il cui tiro è alzato in angolo da Micai (10′). Anche il primo tempo supplementare sembra ormai finito quando invece la Roma trova il gol Scudetto: Montini controlla chiaramente con una mano – ma l’arbitro e i suoi scellerati collaboratori non vedono – a favore di Dieme, e taglia al centro; il cross del fulmine in maglia 11 da sinistra è puntuale e il bomber è puntuale all’appuntamento con la sua tripletta (e quinto gol delle fasi finali). È finita: nel secondo supplementare i biancorossi provano con la forza della disperazione ad attaccare ma senza successo; la favola del Varese si conclude con la medaglia d’argento.
Varese-Roma 2-3 dts (1-0; 2-2)
Marcatori: Lazaar (V) al 19′ pt, Montini (R) al 2′ st, Pompilio (V) al 35′ st, Montini (R) al 48′ st, Montini (R) al 16′ pts.
Varese (4-4-2): Micai; Toninelli, Miceli, Bianchetti, Serrano; Jadilson, Wagner, Barberis, Lazaar (Romanini dal 10′ pts); Pompilio (Bassi dal 38′ st), De Luca (Gaeta dal 44′ st). A disposizione: Belenzier, Golisciano, Maio, Samba. All. Mangia.
Roma (4-2-3-1): Pigliacelli; Sabelli, Antei, Mladen, Frascatore; Florenzi (Politano dal 44′ st), Viviani; Caprari (Piscitella dal 36′ st), Ciciretti (Verre dal 36′ st), Dieme; Montini. A disposizione: Proietti Gaffi, Barba, Orchi, Leonardi. All. De Rossi.
Arbitro: Abbattista di Molfetta (Palazzoni di Lucca e Mondin di Treviso).
Arbitro: Abbattista di Molfetta (Palazzoni di Lucca e Mondin di Treviso).
Note. Ammoniti: Serrano, Miceli, Pompilio, Bassi, Romanini (V); Montini, Viviani (R). Calci d’angolo: 1-11; fuorigioco: 9-8; tiri (in porta): 11 (3) – 16 (8); falli: 22-18. recupero: 1’+4’+1’+2′.
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