Il partito del mattone in pressing su Binelli
L'assessore all'urbanistica riceve attacchi dall'Udc, il Pdl gli fa fretta, i costruttori lo vorrebbero più flessibile. La Lega lo difende e lui si dedica al nuovo teatro ma cinque anni sono lunghi
Riuscirà l’assessore Binelli, nei prossimi cinque anni, a difendere la sua idea di urbanistica? La domanda non è casuale, perché intorno all’assessore all’urbanistica sta montando una certa insofferenza. I costruttori non sempre hanno gradito le sue scelte. Come ad esempio il freno tirato sulle case popolari (che la Lega non ama perché portano immigrati). Ecco due indizi dell’inizio di una nuova stagione di pressing: nell’ultimo consiglio comunale l’assessore Fabio Binelli ha subito un vero e proprio attacco dall’Udc, ma anche la linee guida espresse dal Pdl sembrano un chiaro avvertimento: Binelli non faccia problemi, il partito del mattone deve poter lavorare.
Non che il partitone delle immobiliari sia mai stato con le mani in mano. Il caso dei due alberghi dei mondiali di ciclismo (a Capolago e all’Ippodromo) sono un esempio classico di opere dubbie, anche se sono state approvate dalla protezione civile di Bertolaso con una procedura che aggirava i consigli comunali.
Il capogruppo del Pdl Ciro Grassia ha ammonito che la priorità numero uno che il suo partito pone alla giunta è la fine del Pgt entro un anno e mezzo, e che tutti i progetti già cantierabili partano in fretta. Si tratta però di una posizione che si riferisce in particolare alle opere pubbliche e dunque viene considerata in maggioranza, per adesso, quasi fisiologica, anche se in campagna elettorale di critiche a Binelli ce n’erano state diverse. Mauro Morello, il leader dell’Udc, è stato invece più esplicito. I centristi sono all’opposizione ma a loro va bene un po’ tutto quello che fa il sindaco tranne una cosa: il suo assessore all’urbanistica. Morello Ha attaccato l’assessore definendolo una “ganascia” al lavoro del comune, che non ha fatto costruire nulla, e che pratica l’immobilismo. La Lega lo difende: il capogruppo Giulio Moroni in aula è stato secco: “Binelli non si tocca, Binelli è la garanzia per Varese, quello di Morello è un discorso corporativo”. L’assessore ha replicato scrivendo ai suoi 800 contatti su facebook che Morello è di fatto un costruttore che confonde la tutela del territorio con l’immobilismo.
A Binelli i costruttori hanno inoltre rimproverato negli anni scorsi un piano casa striminzito e ostacolante, con volumetrie bassissime. Ora tocca al teatro, ma sono in tanti a mordere il freno.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell'area
angelo_spiteri su Il Comitato varesino per la Palestina torna in piazza: "Non ci fermiamo nemmeno a Natale"
axelzzz85 su I sindacati dei frontalieri contro il decreto sulla tassa della salute: “Andremo alla Consulta”
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.