“La città del sogno” è on line

Barriere architettoniche, comportamenti maleducati. sono ancora tanti gli ostacoli che limitano i portatori di handicap. In un sito, il viaggio virtuale dei diversamente abili

Il problema del parcheggio inadatto a far scendere un diversamente abileUna città senza barriere architettoniche. L’abbattimento di ostacoli che intralcino o complichino il percorso ai diversamente abili è ormai una direttiva condivisa ampiamente. Rimangono, però, piccoli dettagli  o comportamenti personali che ancora limitano la libertà di chi è costretto da handicap fisici a limitazioni della propria libertà di movimento.

Un esempio di piccoli/grandi disguidi si ritrovano nell’animazione grafica realizzata dal sito “La città del sogno”. Si tratta di un percorso dove vengono segnalate le tante incongruenze o il mancato rispetto delle norme in tema di accessibilità. Dal marciapiedi troppo stretto, alla mancanza di posto accanto alla manchina dove poter fermare la carrozzina, alle dimensioni delle toilette, all’altezza degli sportelli di uffici pubblici.

« Nasce ufficialmente la Città del Sogno – si legge nella presentazione del progetto –  la prima città virtuale in web che mira a raggiungere tutte quelle barriere, simbolo di un’Italia non ancora al passo con i tempi dove il quotidiano non restituisce la doverosa dignità a tutti. La Città del Sogno, raggiunte le barriere di qualsiasi natura, culturali, sensoriali, architettoniche …e logistiche, si propone di fare Rete sull’intero territorio della Provincia di Varese con l’obiettivo di creare sinergie e servizi, progettazione e partner ship al fine di riqualificare il nostro territorio».

Tanti i partner di questa iniziativa: Dal Comitato città senza barriere di Varese, all’AISLA, al Dipartimento fi Riabilitazione e cure intermedie dell’ospedale di gallarate, al Melo onlus, a Scuola Impresa, all’Unione ciechi. Accanto anche soggetti che, pur non operando direttamente nel settore, sono entrati mettendo a disposizione le proprie competenze per sostenere una maggior diffusione del rispetto della diversità: parliamo dell’API, del Forum del terzo Settore, della Fondazione Ponte del Sorriso, dell’associazione Grande Cielo.

Grazie al sostegno della Fondazione comunitaria del Varesotto, la “Città del sogno” si propone di sollecitare una maggior sensibilità sulle problematiche dell’handicap. Come primo messaggio, dunque, la Città del sogno presenta lo stato delle cose ma in futuro si arriverà a definire l’ambiente perfetto: «… un sogno-viaggio ove nessuno è escluso e le barriere di ogni tipo sono abbattute. …».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Luglio 2011
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