“La città del sogno” è on line
Barriere architettoniche, comportamenti maleducati. sono ancora tanti gli ostacoli che limitano i portatori di handicap. In un sito, il viaggio virtuale dei diversamente abili
Una città senza barriere architettoniche. L’abbattimento di ostacoli che intralcino o complichino il percorso ai diversamente abili è ormai una direttiva condivisa ampiamente. Rimangono, però, piccoli dettagli o comportamenti personali che ancora limitano la libertà di chi è costretto da handicap fisici a limitazioni della propria libertà di movimento.
Un esempio di piccoli/grandi disguidi si ritrovano nell’animazione grafica realizzata dal sito “La città del sogno”. Si tratta di un percorso dove vengono segnalate le tante incongruenze o il mancato rispetto delle norme in tema di accessibilità. Dal marciapiedi troppo stretto, alla mancanza di posto accanto alla manchina dove poter fermare la carrozzina, alle dimensioni delle toilette, all’altezza degli sportelli di uffici pubblici.
Tanti i partner di questa iniziativa: Dal Comitato città senza barriere di Varese, all’AISLA, al Dipartimento fi Riabilitazione e cure intermedie dell’ospedale di gallarate, al Melo onlus, a Scuola Impresa, all’Unione ciechi. Accanto anche soggetti che, pur non operando direttamente nel settore, sono entrati mettendo a disposizione le proprie competenze per sostenere una maggior diffusione del rispetto della diversità: parliamo dell’API, del Forum del terzo Settore, della Fondazione Ponte del Sorriso, dell’associazione Grande Cielo.
Grazie al sostegno della Fondazione comunitaria del Varesotto, la “Città del sogno” si propone di sollecitare una maggior sensibilità sulle problematiche dell’handicap. Come primo messaggio, dunque, la Città del sogno presenta lo stato delle cose ma in futuro si arriverà a definire l’ambiente perfetto: «… un sogno-viaggio ove nessuno è escluso e le barriere di ogni tipo sono abbattute. …».
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