Volandia cresce, un successo da 100mila visitatori
Grandi numeri per il primo anno di attività, "scattato" l'8 maggio. Tra le novità attese, l'arrivo di un bimotore ad elica DC3 e di alcuni jet dell'Aeronautica Militare
Passato un anno dalla inaugurazione, Volandia si scopre già una meta di gran richiamo: sono stati oltre 100 mila i visitatori che tra l’8 maggio 2010 – data di apertura dopo i primi mesi di "anteprima" – e l’8 maggio 2011 hanno ammirato le sale e le attrazioni del Parco Museo del volo. Un successo che dimostra come Volandia stia diventando un vero polo culturale e turistico, oltretutto in costante crescita: tra i nuovi progetti ci sono l’arrivo di un grande Douglas DC3, l’ampliamento delle aree coperte e all’aperto, la realizzazione del ristorante nell’ex mensa degli operai.
Il presidente Marco Reguzzoni (nella foto), bilancio alla mano, ha presentato la situazione attuale e una parte dei progetti del Parco e Museo del Volo: nel 2010 le entrate sono state di 1.150.210 euro, prodotti dalla vendita di biglietti e da contributi (non contando gli incassi del VStore che hanno una media di 2.000 euro a week end). I costi sono pari a 1.189.421 eurotra ammortamenti materiali,immateriali e personale (376.000 euro). 2.239 euro di proventi e oneri finanziari.
Le perdite ammontano a 51.548 euro (36.972 euro di risultato prima delle imposte e 14.576 euro di tasse) «poca cosa per una struttura aperta ufficialmente da solo un anno» dice lo stesso presidente. e Reguzzoni sottolinea che «questa situazione è possibile grazie al prezioso contributo degli oltre 130 volontari, senza i quali non sarebbe possibile mantenere in questo modo il bilancio del Parco e Museo del Volo». Ambizioso il futuro:«oggi siamo ad un terzo di quello che potrebbe essere il museo – sottolinea il presidente – Volandia sarà tra i più importanti musei di aeronautica al mondo e stiamo lavorando per questo con tutte le nostre forze insieme a Regione Lombardia, Provincia di Varese e Fondazione Cariplo». Entra nei dettagli delle attività il direttore Francesco Reale che ripercorre velocemente le tappe del Parco e Museo e parla di ‘modello Volandia’ che definisce «unico perché fondato sulle radici di questa terra intrisa di aeronautica che crede, investe e vive della passione di centinaia di uomini, come i volontari dell’associazione Amici di Volandia». A Volandia trovano posto anche aziende ed enti che contribuiscono al sostegno del Parco e Museo, la location viene infatti scelta sempre più spesso come sede di eventi, meeting, cene o feste a tema.
Oltre il primo anno di attività, il successo del museo si conferma anche nel mese di giugno, record di ingressi con 13.452 biglietti emessi, oltre 30 mila metri quadri ancora da allestire e numerosiprogetti per i prossimi mesi. La grande struttura di Vizzola – letteralmente a due passi dall’aeroporto di Malpensa, negli spazi dell’ex fabbrica Caproni – è una meta apprezzata dai bambini (30% circa degli ingressi, compresi quelli di scuole e oratori feriali) e dalle famiglie, soprattutto della zona, al punto che tra i momenti di maggior afflusso ci sono i giorni "vuoti" come il Ferragosto (oltre 2000 visitatori il 15 agosto 2010). Tra i punti di forza, proprio gli ampi spazi coperti per bambini, che rendono Volandia una meta appetibile anche in giornate con il brutto tempo. Ma i visitatori – anche stranieri – arrivano anche dall’aeroporto e dall’albergo Sheraton, collegati direttamente da un percorso pedonale. Il progetto cresce nel tempo, tra le tappe più significative dell’anno l’arrivo del jet Vampire (prodotto anche dalla Aermacchi, funzionante, è arrivato un mese prima dell’inaugurazione), il "balzo" del Caproni Ca.1, la suggestiva ambientazione dell’SM79 "fantasma del deserto".
Le novità più grosse dei prossimi mesi saranno il padiglione commerciale, l’area dedicata ai palloni aerostatici e il progetto di recupero della storica mensa Caproni, edificio neogotico chediventerà un ristorante. Buone notizie anche per il fronte velivoli: è stato siglato un accordo con l’Aeronautica Militare per ottenere pezzi da esporre (si parla di un F104 e di velivoli simbolo dell’industria varesina, AMX o MB339 delle Frecce Tricolori).Ma la vera, grande nuova attrazione potrebbe essere il primo aereo di grandi dimensioni: si tratta di un bimotore ad elica, un DC3 civile che è in arrivo prossimamente – è in corso la trattativa con un privato portoghese – e che sarà esposto all’esterno, sulla zona erbosa di fronte a Malpensa. Le zone esterne –
attualmente di proprietà Finemeccanica – saranno rogitate entro il 2011 (per ora infatti esiste un preliminare di utilizzo gratuito di una parte dei padiglioni e dell’area prossima da allestire). Dai 60.000 mq attuali l’intera aerea coprirà una superficie di 240.000 mq, le aree al coperto, da 16.000 attuali, diventeranno circa 40.000. I prati esterniverranno usati come aree espositive per i grandi velivoli che non potranno essere posizionati nei capannoni. Il fascino dell’antica fabbrica di aeromobili cresce così di giorno in giorno.
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