«Il cielo si è oscurato e non si vedeva più il lago»
Il racconto degli esercenti che hanno assistito attoniti alla furia degli eventi. Una vera e propria tromba d'aria con punte di 100 km/h si è abbattuta su Laveno
«Il vento era così forte da far volare sedie. Ci saranno stati almeno 3 o 4 centimetri d’acqua per terra. Pioveva così tanto che non si vedeva praticamente nulla».
Ore 15 del 5 agosto: una calda e afosa giornata d’estate viene squarciata da un vento che porta via tavolini e sradica alberi e fa piombare sul lago nuvole così nere che non permettono più di distinguere il grigio del lago con quello del cielo.
Le prime parole raccolte sono quelle del proprietario della pasticceria di Via Labiena, a Laveno.
Un nubifragio che si è abbattuto su tutta Laveno Mombello, con punte su cerro e al gaggetto: per circa mezz’ora il paese è stato sottoposto a una vera e propria furia dei venti, che a Cerro si è trasformata in un vortice d’aria che ha provocato diversi disagi e sopratutto paura.
Una conferma dell’incredibile forza della tromba d’aria arriva anche dall’albergo dei Pescatori, nella frazione di Cerro: «Non ho mai visto una cosa del genere qui – esordisce il giovane della reception. Tutte le tende dell’hotel sono distrutte. Abbiamo una piccola terrazza utilizzata per il ristorante: c’era una pianta attaccata alla ringhiera, il vento l’ha sradicata e l’ha trasportata per almeno 4 o 5 metri. Qui siamo messi abbastanza male».
Stessa cosa in via Fortino. Ce lo confermano i proprietari dell’hotel “Il porticciolo”: «Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo avuto paura. Abbiamo passato una mezzora sotto i colpi della grandine e dell’acqua che entrava da tutte le parti. In lontananza continuavamo a sentire sirene. Per fortuna nessuno si è fatto male: qualche allagamento e tende staccate».
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