“Aiutiamo altri bambini, facciamolo per Luca”

Messaggio da parte del padre di Ciccio, il piccolo di 10 anni che ha lottato per due anni contro la leucemia: “Grazie a tutti, ma ora dobbiamo fare tutti un salto di qualità”

«Un omaggio ad un guerriero che non ha mai avuto paura di nulla e che ha sempre reagito per superare tutti gli infiniti ostacoli che la vita gli ha ingiustamente vomitato addosso. Grazie a tutti». È una parte del messaggio lasciato su Facebook da Andrea Ciccioni, il padre del piccolo Luca, scomparso domenica a 10 anni dopo aver lottato a lungo conto la leucemia. “Papao”, come lo chiamava Luca, ha voluto così ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al funerale di lunedì pomeriggio. «Da sabato avete dimostrato a Luca di non averlo lasciato solo nel momento del bisogno – scrive Papao -. Avete contribuito tutti a rendere l’omaggio a Luca, un omaggio giusto, vero, sentito, dignitoso, magico».
 
Il padre di Luca ha fatto avere il proprio messaggio a tutti gli iscritti del “Luca Ciccioni Fan Club”, la pagina Facebook nata proprio per sostenere il bambino quando si trovava in ospedale e che in questi giorni ha superato i 1.200 iscritti. Andrea Ciccioni non vuole solo ringraziare, vuole far sapere che non si arrende, che qualcosa del passaggio di Luca deve rimanere: «Luca non meritava tutto ciò, meritava altro, mai una parola fuori posto, mai una zuffa con qualcuno, mai una parolaccia, mai negatività, sempre sorrisi, bontà d’animo; il guerriero stringendomi la mano mi ha dato il testimone di continuare e di trasformarmi in lui. Mi ha trasmesso con la mano la sua bontà d’animo, la sua semplicità, la sua simpatia, la sua determinazione, il suo io. Da oggi tutti dobbiamo fare un salto di qualità, glielo dobbiamo, per dare un senso ed un seguito al modo in cui lui ha combattuto per questi due anni».
 
«Luca ha vinto la malattia, lo ha fatto a casa nel suo letto – prosegue il Andrea Ciccioni -. Ora dobbiamo vincere noi, tutti i giorni pensando a Luca: il suo “fan club” deve continuare, non deve diventare un muro del pianto, ma un punto da cui partire con obiettivi utili per chi come Luca si è trovato ribaltato in un mondo sommerso, un mondo in cui assapori il gusto della vita e senti l’amaro della morte. A Luca dobbiamo tanto e l’unico modo per rispettare le sue guerre è quello di continuare a combattere noi al fianco di quei tanti Luca che sono a Monza. Sapete dove trovarmi, per idee finalizzate al bene dei bimbi. Grazie davvero per tutto l’amore dimostrato a Luca, "un vero capolavoro"».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2011
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