Il raduno Aermacchi nel nome di Claudio Castiglioni

La Schiranna ha ospitato appassionati giunti dall'Italia e dall'estero per la 17a edizione della giornata dedicate alle moto varesine. Ricordato con passione il patron, recentemente scomparso

Anche il cielo si è messo a piangere domenica scorsa – 4 settembre – sul piazzale della MV Agusta alla Schiranna di Varese, quando sono state svelate due grandi foto con il ritratto di Claudio Castiglioni accanto all’amata F4. Quasi un segno dall’alto: del resto quando si è tenuta la commemorazione del Presidente dell’azienda motociclistica varesina, scomparso il 17 agosto a soli 64 anni, la commozione era palpabile fra i presenti al 17° raduno Aermacchi: semplici appassionati arrivati da tutta Italia e dall’estero (Belgio, Francia, Svizzera, Germania, Olanda, Austria e perfino dalla California). Carlo Perelli, il direttore di Motociclismo d’Epoca, ha ricordato la figura e la passione di un appassionato sincero della moto prima che industriale, raccontando qualche aneddoto di una vita vissuta intensamente e totalmente per la moto.
Il minuto di silenzio sul piazzale della fabbrica che un tempo vedeva nascere le Aermacchi e oggi le blasonate MV ha raccolto in un unico grande ed emozionante abbraccio i motociclisti giovani e anziani, i tecnici, i piloti, gli operai e i dirigenti della Aermacchi e della MV. Poi il rombo delle moto, Ala d’Oro in testa, ha mandato un sincero omaggio ad un uomo generoso e appassionatissimo del proprio lavoro, dell’azienda e dei dipendenti. Una persona solare che ha sempre aperto volentieri le porte della fabbrica per i raduni delle Aermacchi, moto che da varesino ha sempre amato tanto da seguire in giro per l’Europa, assieme al fratello Gianfranco, il compianto Renzo Pasolini quando era impegnato nel motomondiale con le moto della Schiranna.

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Moto Aermacchi alla Schiranna 4 di 10
La 17a edizione del raduno Aermacchi quest’anno celebrava anche i 60 anni dell’inizio della produzione motociclistica da parte dell’azienda aeronautica: nel 1951 infatti dalla catena di montaggio uscirono i primi modelli della 125N, soprannominato Cigno per la forma del suo telaio in lamiera stampata, una motoleggera progettata dal geniale Lino Tonti. E per l’occasione l’artista francese Denis Sire, grazie all’amicizia con Alain Nibard, presidente del club Aermacchi di Francia, ha realizzato un manifesto celebrativo con la tecnica dell’acquarello (a lato) per riassumere la storia dell’azienda varesina: un disegno che è piaciuto moltissimo agli appassionati. Il festeggiato della giornata è stato il pilota ferrarese Silvano Bertarelli, vincitore nel 1969 del titolo di campione d’Italia Seniores in sella all’Ala Oro 125, la monocilindrica due tempi realizzata all’Aermacchi dal tecnico tedesco Peter Durr. Quest’ultimo avrebbe pure dovuto partecipare ai festeggiamenti assieme a Bertarelli, ma è stato trattenuto a casa, nel bolognese dove risiede, da un piccolo problema di salute che gli ha impedito la trasferta. È stato comunque applaudito calorosamente da Bertarelli che ha ricordato le fortunate vicende che lo portarono a conquistare il titolo di Campione d’Italia al debutto nella stagione 1969 davanti al compagno di marca Eugenio Lazzarini. «Già nel 1968 a Vallelunga – ha ricordato il pilota ferrarese, classe 1941 – sul finire della stagione abbiamo fatto la prima corsa con l’Aletta: finii secondo in volata dietro a Francesco Villa e davanti al fratello Walter con i Beccaccino a disco rotante. Ho ancora negli occhi l’immagine di Peter Durr che salta come un matto dopo l’arrivo: non si aspettava un risultato del genere. E ancora oggi, quando ne parliamo, sorride di gioia perché quell’Aletta era nata benissimo e andò subito forte, pur avendo un motore derivato dalla serie. Tanto che l’anno dopo vincemmo il campionato al primo colpo». A Bertarelli è andato il 10° Memorial Piero Pogliana che ricorda uno dei fondatori del Registro Aermacchi: lo ha consegnato la moglie Diana assieme a Gilberto Milani, già pilota ufficiale di Mondial, MV e Aermacchi. Con il popolare Gilba erano presenti alla Schiranna molti piloti Aermacchi: il pluricampione d’Europa e d’Italia della montagna Angelo Tenconi, i crossisti Canzio Tosi (tricolore junior 250), Michelangelo Pochettino, Roberto Azzalin, Gian Pio Ottone, i velocisti Milani e Vinci e Renzo Pasolini junior, figlio del campione riminese e l’anno scorso campione d’Italia nelle moto storiche. C’era poi l’ufficio tecnico Aermacchi al gran completo: l’ing. Marco Lazzati, Francesco Botta, Egisto Cataldi, Celestino Piva, il telaista Scodro, Angelo Patriarca (controllo), il reparto corse con Ezio Mascheroni, Elio Bagnoli, Angelo Brusa, Bruno Caltran, Enzo Cane, Carmelo Ereddia (Dansi e Ducati Energia). E tanti, tanti altri uomini e tecnici che hanno fatto la storia Aermacchi. Una storia che oggi prosegue con la stessa passione nelle MV Agusta che nascono nella stessa fabbrica sul lago di Varese. Sotto la guida di Giovanni Castiglioni che porta avanti la passione e la dedizione del padre Claudio.

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Pubblicato il 07 Settembre 2011
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