Sede a rischio, Guenzani incontra il presidente del Tribunale
La prospettiva di un accorpamento della sede gallaratese a quella centrale di Busto ha spinto il primo cittadino a incontrare Antonino Mazzeo e il presidente della sezione penale Toni Novik
La prospettiva di una chiusura della sede del Tribunale di Gallarate continua a preoccupare. Dopo le notizie della scorsa settimana, il sindaco Edoardo Guenzani si è incontrato lunedì mattina con il presidente del tribunale locale, Antonino Mazzeo, e il presidente della sezione penale, Adet Toni Novik. Al centro dell’incontro ufficiale, appunto, la sezione distaccata di Gallarate e la possibilità di un accorpamento alla sede centrale di Busto. Dal colloquio – secondo quanto indicato dai magistrati – è emerso come l’operazione consentirebbe di razionalizzare l’amministrazione nei vari settori, con positive ricadute sui tempi dei processi (per quelli civili si stima una diminuzione media da 3 a 2 anni) e un maggiore controllo dei servizi. Il tutto a compensazione degli svantaggi logistici per i cittadini di Gallarate e del territorio circostante. Anche in caso di accorpamento, del resto, per arrivare a un soddisfacente grado di efficienza sarebbe necessario procedere a un potenziamento del personale. «Sottolineo – afferma il sindaco Edoardo Guenzani – la notevole importanza della sezione gallaratese, dal momento che il suo bacino di utenza è superiore a quello di Busto: oltre 200.000 persone, cui vanno aggiunti circa 100.000 cittadini “teorici” derivanti dalla competenza sull’aeroporto di Malpensa». Il primo cittadino fa notare comunque come la decisione in materia spetta, in ogni caso «non ai magistrati né ai sindaci, che comunque non mancheranno di proseguire nel dialogo e nell’aggiornamento reciproco, ma al Ministero della Giustizia». Insomma, ancora una volta i destini dei servizi sul territorio sono tutti nelle mani di Roma e della politica governativa.
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