“Caro Vasco, vieni a protestare con noi”
I 130 lavoratori della Ims, che in passato ha stampato cd per cantanti di fama internazionale, scrivono al cantautore di Zocca che già in passato visitò l’azienda, chiedendo un suo intervento
Una lettera aperta a Vasco Rossi: “Vieni a protestare con noi”. Con questa iniziativa i 130 lavoratori dell’Ims cercano di far conoscere la disperata situazione che stanno vivendo. Dalla ditta di Caronno Pertusella, già ex Emi che stampa cd e dvd e che fino alla scorsa estate era la quarta azienda in Europa nel settore, sono passati tanti artisti, dai Rolling Stones a Joe Cocker, passando naturalmente anche da Vasco Rossi. Ed è proprio a lui che, tramite il sindacalista dei Cobas Antonio Ferrari, i dipendenti scrivono al cantautore di Zocca in questo momento di crisi. Un gesto disperato, dopo la protesta continua, giorno e notte, attuata dai dipendenti di fronte ai cancelli della Ims: «Questa notte di fronte al fuoco acceso davanti al presidio della fabbrica, ho raccolto quanto di seguito ti scrivo – si legge nella lettera -. Sono lavoratori che per tanti anni, prima come EMI e poi come IMS, sono stati orgogliosi di produrre l’occorrente per diffondere la tua musica. Qualche anno fa hanno anche avuto il piacere di ricevere la tua visita. Oggi, per loro, sarebbe molto importante riceverne un’altra».«A giugno il vertice aziendale ha sostenuto che andava tutto bene e a ottobre ha comunicato la messa in liquidazione, che non ha più disponibilità economica per cui deve licenziare tutti i 130 lavoratori e lavoratrici – prosegue la lettera -. Le maestranze non ci stanno e presidiano l’azienda per mantenere il proprio posto di lavoro, augurandosi che qualcuno sia interessato a rilevare la storica azienda. Il sottoscritto, e con me molti altri, che segue la vicenda sindacalmente, non crede che la pirateria abbia messo in ginocchio la IMS, ma crede invece che ci siano altri interessi che non vengono riferiti. Il tuo intervento, magari con visita, sarebbe come una scossa di ottimismo e i lavoratori e le lavoratrici te ne sarebbero grati per sempre. Nel farti gli auguri per l’uscita dal tunnel, come hai dichiarato a Reporter, restiamo in attesa di un tuo urgente riscontro».
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