Il criterio della “maggioranza” è sempre sufficiente?

Il professor Cottini, ospite dell'oratorio venerdì 25 novembre, illustra l’intervento di Benedetto XVI al parlamento tedesco. Iniziativa di "Amiciziacivica"

I ripetuti appelli delle gerarchie ecclesiali all’impegno dei cattolici, la convinzione di vivere un tempo di grandi cambiamenti che sollecitano i credenti non solo alla testimonianza dei valori irrinunciabili, ma al dovere di declinarli più compiutamente a partire dall’ambito sociale e culturale in cui si vive ed opera, il desiderio di vivere con maggiore pienezza il proprio territorio partendo dalla comune appartenenza alla Chiesa e aperti al contributo delle persone di buona volontà. Queste sono le motivazioni da cui intende partire “AmiciziaCivica”, il gruppo di pensiero e azione che lancerà il prossimo venerdi 25 novembre 2011 ore 21, presso il Salone dell’Oratorio di Comerio, il primo appuntamento dal titolo: “Non sempre quello della maggioranza è un criterio sufficiente”.  Un titolo certamente stimolante con cui si approfondirà, alla presenza del prof. Giampaolo Cottini, il discorso che il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto presso il Bundestag tedesco nel suo recente viaggio in Germania. Perché “AmiciziaCivica”? “Abbiamo ripreso un’espressione usata dall’allora Patriarca di Venezia Angelo Scola in occasione della Festa del Redentore che indica quella condizione imprescindibile per edificare una società secondo giustizia e per la vita buona, i cui pilastri sono l’amicizia e la consapevolezza di appartenere allo stesso destino. AmiciziaCivica sarà dunque -sottolineano Alessandro Boriani (Sindaco di Luvinate) e Paolo Costa (capogruppo consiliare della lista Per Comerio) che introdurranno la prima serata di venerdi- un ambito di lavoro culturale aperto alle proposte e alla partecipazione di tutti”.

 
Una prospettiva proprio rilanciata domenica scorsa in un’intervista su “Avvenire” dal Cardinale di Milano: “La frammentarietà è la causa di tanti inconvenienti anche a livello sociale. Invece la vera genesi di una società civile –ha sottolineato l’Arcivescovo- è l’amicizia civica. Ne abbiamo bisogno più che mai, in questo tempo di grave affanno a tutti i livelli, dalla famiglia al condominio, dal quartiere alla città, dal Paese all’Europa”..

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Novembre 2011
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