Imprese e banche si confrontano, grazie a Univa

Oltre settanta le imprese presenti al convegno sul credito organizzato dagli Industriali. "Il nostro sistema bancario è ancora solido grazie al rapporto con il territorio"

«Dopo quattro anni di crisi economica il nostro sistema bancario è ancora solido, ma qualche problema sta avanzando». Il Presidente della Commissione Regionale della Lombardia dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana), Franco Ceruti, non nasconde le possibili difficoltà per il futuro, ma rimarca anche la forza del sistema bancario italiano, la vicinanza al territorio e alle imprese. Ceruti è intervenuto giovedì pomeriggio ad un convegno sul credito organizzato da Unione degli Industriali della Provincia di Varese nella sua sede di Gallarate, a cui hanno partecipato una settantina di imprese. Una partecipazione che la dice lunga sull’attenzione che c’è nel mondo economico di fronte ad un rapporto tra banche e imprese è in profonda trasformazione. Da una parte la crisi di liquidità di cui soffrono i mercati finanziari, dall’altra l’introduzione di nuove normative tra cui l’implementazione delle regole di Basilea 3 e i nuovi termini di segnalazione degli sconfinamenti delle imprese in centrale dei rischi (Past Due). Tessere di un puzzle che stanno ridisegnando il quadro quotidiano nel quale aziende e imprenditori operano nella loro quotidianità. Capire come, quanto e quali prospettive per le attività produttive del territorio varesino, è stato appunto l’obiettivo del convegno organizzato da Univa. Il Presidente della Commissione Regionale della Lombardia dell’Abi Ceruti (a sinistra nella foto con Marco Crespi e Claudio Grossi) ha spiegato quale sia lo stato di salute delle banche: «Dopo quattro anni di crisi economica il nostro sistema bancario dimostra ancora la propria solidità basata sul forte legame con il territorio. Ciò non toglie che qualche problema sul fronte della liquidità e dell’approvvigionamento stia avanzando». Un dato su tutti è quello delle sofferenze bancarie lorde «che oggi ammontano in Italia a circa 100miliardi di euro, contro i 25 di appena tre anni fa». Ma è ancora possibile, di fronte a questi numeri, ottenere credito? Ceruti alla domanda implicita degli imprenditori ha riposto con i numeri: «Oggi annualmente in Lombardia vengono erogati crediti per 510 miliardi di euro. Di questi 270 sono quelli destinati alle imprese». Per l’esponente lombardo dell’Abi c’è un fattore su cui lavorare: «Se è vero che l’impresa deve diventare più bancabile, è anche vero che le banche devono avvicinarsi alle imprese, diventando per così dire più aziendabili».
Per dirla con il Responsabile Area Finanza dell’Unione Industriali, Marco Crespi, «occorre rendere maggiormente dialettico il rapporto banca-impresa. Dobbiamo, anche attraverso questi convegni, dare una mano alle aziende per capire come affrontare una situazione che sul fronte del credito è sempre più complicata». Anche solo per le nuove regole che via via stanno entrando in vigore. Claudio Grossi, Docente di Programmazione, Controllo e Finanza Aziendale dell’Università Cattolica di Milano e Presidente di Mark Up Consulting Srl, su questo punto è stato chiaro: «Non possiamo dire che il sistema bancario italiano sia nemico delle imprese, anzi esso stesso è vittima di condizioni di mercato sempre più difficili (vedi per esempio la situazione sul fronte liquidità) e interventi normativi che massacrano i conti economici delle banche». Con conseguenze a cascata sull’accesso al credito da parte delle imprese «che devono comprendere queste difficoltà del sistema bancario per agire di conseguenza» e migliorare così la propria possibilità di accedere ai finanziamenti. L’unica soluzione è quella del dialogo e del confronto costante.

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Pubblicato il 24 Novembre 2011
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