Ims, nuova lettera a Vasco: “Un piatto di minestra per te c’è sempre”
La proprietà rinvia ancora l’incontro con i lavoratori, i quali appendono anche uno striscione di solidarietà agli alluvionati di Genova. Intanto nuova lettera al rocker, l’unico ad aver risposto alla richiesta di aiuto
Sono giorni di attesa per i lavoratori dell’Ims. Oltre alla pioggia a rattristare il presideio permanente, c’è anche la proprietà dell’azienda che continua a far slittare l’incontro con i dipendenti per definire la situazione. Intanto, dopo la notizia del blocco degli stipendi di ottobre, prosegue anche il blocco dell’ingresso della fabbrica di via Bergamo, mentre i dipendenti nel maxi-tendone fuori dall’azienda hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza anche gli alluvionati di Genova, con uno striscione che recita: “I lavoratori di Caronno Pertusella esprimono solidarietà alle famiglie colpite dall’alluvione. Un abbraccio”.
Ma le speranze per i lavoratori non finiscono. Dopo l’appello ai cantanti per cui negli anni hanno stampato cd e dvd e con l’unica risposta ufficiale arrivata da Vasco Rossi, ecco che i dipendenti fanno partire una nuova lettera al cantautore di Zocca. «Sei unico – scrive Antonio Ferrari dei Cobas a nome dei 130 lavoratori -. L’unico tra gli artisti ai quali abbiamo prodotto e distribuito i “dischi” e ai quali abbiamo fatto appello, che prontamente ci ha considerato e dato già una certa visibilità. Ma vogliamo credere che ci sia sempre, come in ogni cosa, l’avanguardia».
Vasco, che conta sulla sua pagina Facebook oltre 2milioni e 600mila persone che lo “seguono”, il 2 novembre aveva pubblicato la richiesta di aiuto dei lavoratori della IMS. «Lo stesso giorno la Rai è venuta a riprendere il presidio con i lavoratori sorridenti intorno al tuo poster ed allo striscione “Vasco ti aspettiamo” – si legge nella nuova lettera -. Il giorno successivo la EMI Music ha tolto la grande insegna EMI che da tanti anni troneggiava sul fronte della fabbrica. Sembra sia stata tolta per “l’immagine”. Evidentemente i lavoratori che con dignità si difendono e lottano per non precipitare con le loro famiglie, nel baratro della povertà, non sono evidentemente un’immagine gradita. Come dici tu “la vicenda è molto seria” e più passa il tempo e più diventa drammatica. Ma noi non molliamo. Vogliamo sognare ancora, se no che vita è? In questa incertezza una cosa è certa: un piatto di minestra al presidio o a casa nostra lo troverai sempre».
Intanto all’Ims c’è attesa per il nuovo incontro con la proprietà che potrebbe svolgersi martedì sera. Ma purtroppo non c’è nulla di certo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.