Le Arti si candidano a gestire il Teatro Condominio

L'associazione guidata da Don Alberto Dell'Orto guarda al bando che si aprirà a dicembre. Il PdL chiede di garantire laicità ed evitare monopoli, il centrosinistra si affida alle regole. L'affidamento sarà fino a giugno 2013

Il bando non c’è ancora, le candidature sì. Almeno una quindicina. Si parla della gara per l’affidamento della stagione 2012 del Teatro Condominio, percorso previsto dopo lo scioglimento della Fondazione Culturale. E subito è scoppiato il caso: perché tra le candidature – comprese quelle di alcuni importanti teatri della zona – c’è anche quella del Teatro delle Arti o meglio dell’associazione (d’ispirazione cattolica) che da quaranta e passa anni gestisce il teatro di via Don Minzoni.

La gara è ancora da fare, neppure i criteri sono ufficiali, perché saranno votati solo lunedì in consiglio comunale. Si parla quindi di manifestazioni d’interesse. Ma la presenza del Delle Arti capitanato da don Alberto Dell’Orto solleva già qualche perplessità. «Se vinisse assegnata la gestione del Condominio alle Arti, significherebbe che un privato avrebbe in mano tutti i teatri cittadini» fa notare infatti il capogruppo del PdL Massimo Bossi, che vede alle spalle un disegno ben preciso, passato attraverso lo scioglimento della Fondazione Culturale. «Si perderebbe anche il carattere laico, quella laicità che era al centro dell’idea della Fondazione: la gestione sarebbe in mano ad una persona sola che oltretutto stava già all’interno del Cda della Fondazione» conclude, con un riferimento puntuale a don Alberto Dell’Orto.

Nelle file della maggioranza la proposta del Teatro delle Arti sarebbe stata accolta con stupore, almeno da alcune delle forze politiche del centrosinistra, persino – dice qualcuno – con un po’ di scetticismo. «Ogni contributo è ben accetto, specialmente quello di chi per anni ha tenuto alto il valore della proposta culturale della città, anche in momenti difficili» dice Marco Montemartini, coordinatore della civica Città è Vita. «L’affidamento è temporaneo, vanno valutate attentamente le proposte ma certo non mi scandalizza che sia stata presentata» dice invece Cinzia Colombo di Sinistra Ecologia e Libertà. «L’importante – continua l’esponente della sinistra – è che ci siano garanzie di qualità». Così come devono esserci garanzie su un controllo da parte dell’amministrazione e sulla pluralità della proposta e degli spettacoli. «Non c’è nessun percorso prestabilito – dice anche il segretario e capogruppo del Pd Giovanni Pignataro -, ci sarà un bando trasparente e si vedrà come si chiuderà: solo questo è quel che conta».

In ogni caso, come detto, il bando deve essere ancora aperto, secondo le regole che saranno indicate in consiglio comunale. Intanto, in commissione cultura è emerso un dato nuovo: l’affidamento a chi vincerà il bando durerà non un anno, ma un anno e mezzo, fino a giugno 2013.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2011
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