“Più vigili nelle strade e regole certe”
Il sindaco Edoardo Guenzani indica le scelte generali per la sicurezza stradale. Rimane il problema dell'organico della Polizia Locale: ci sono 46 agenti, ma il numero ideale secondo i parametri è 92
Il problema non sono le strade, ma il controllo sulla sicurezza, anche in periferia. «Contro il parcheggio selvaggio cercheremo di avere più vigili nelle strade e meno negli uffici» dice il sindaco Guenzani. «Ritengo che il corpo addetto alla sicurezza debba stare di più nelle strade, in particolare nelle periferie». Questo l’obiettivo generale a cui arrivare. Un percorso che va sviluppato però anche tenendo conto dei mille compiti anche amministrativi della polizia locale e anche dei punti deboli. Il punto di partenza attuale è questo: tra ufficiali, commissari e agenti sono in servizio 46 unità, contro una media passata (guardando anche solo agli ultimi anni, 1997-2008) di almeno 52. E
di più: secondo i parametri regionali, l’organico dovrebbe essere pari a 92 unità, un agente ogni 564 abitanti. Mentre oggi ce n’è uno ogni 2360. E molte delle risorse sono impiegate negli uffici amministrativi, come quelli che si occupano dei verbali, della segreteria, della infortunistica stradale, dell’annonaria. Senza dimenticare altre incombenze come l’intervento per accompagnamento minori in comunità protette, i controlli sull’inadempienza scolastica, i controlli sulle residenze, i controlli in materia d’edilizia, i Trattamenti Sanitari Obbligatori.
Rispetto alla sicurezza stradale, però, c’è anche il capitolo delle infrastrutture stradali, degli interventi per garantire meno incidenti e meno pericoli. Alcuni (anche tra i nostri lettori) mettono sotto accusa le strade di scorrimento veloce… «Non credo – dice il sindaco – ci sia un errore progettuale nella creazione di queste strade, più corsie rendono il traffico più fluido. Certo, c’è la questione della velocità: stiamo studiando provvedimenti per garantire il rispetto dei limiti di velocità, puntando su prevenzione e dissuasione, senza un’azione punitiva come gli autovelox "nascosti"». Ma Guenzani pensa ad un’altra soluzione per garantire il rispetto della velocità: «Laddove c’è la possibilità di intervenire, sulle strade più ampie si può anche innalzare il limite a 70 km/h, cercando poi di garantire un rispetto assoluto di quel limite». Come a dire: i 50 km/h appaiono a volte un limite assurdo, l’aumento di 20km/h del limite spingerebbe ad una maggiore osservanza delle regole.
Nel frattempo, si stanno già facendo rilevazioni delle auto sulle strade (senza multe), per capire quanto viene sforato il limite in vari punti della rete stradale e per individuare interventi dissuasori di velocità, «senza ostacoli che rischiano di danneggiare la salute di chi è in auto, come i dossi». In questo senso si tratterebbe probabilmente di una scelta diversa rispetto a quella ipotizzata in passato in commissione lavori pubblici dai consiglieri comunali.
All’opposto, nei centri storici minori, «dove le porte, dico io, si affacciano direttamente sulle strade» si sta intervenendo per valutare l’introduzione delle zone a 30 all’ora.
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