Primo giorno al Mapic per il commercio bustocco
La delegazione cittadina del Distretto del Commercio è presente alla più importante fiera immobiliare del settore, guidata dal sindaco Farioli
Primo giorno al Mapic di Cannes per la delegazione della Città di Busto Arsizio, guidata dal sindaco Gigi Farioli. Dopo l’allestimento dello stand dei Distretti della Provincia di Varerse, coordinati dalla Camera di Commercio, sono iniziati gli incontri. "Il ritmo è frenetico e tutto procede in modo efficace e diretto. Parecchia attenzione è rivolta al nostro stand, allestito con il materiale informativo, con un roll up accattivante che cattura lo sguardo e uno schermo che trasmette alcuni video che rappresentano le realta’ imprenditoriali e le bellezze artistiche ed architettoniche del nostro territorio" il commento del manager del Distretto del Commercio bustocco Gaetano Spinola.
La giornata continua, gli incontri si susseguono, si scambiano esperienze e si valutano opportunità.
Da segnalare in particolare il confronto con il manager dei Distretti del Belgio e con il manager del Distretto di Bruxelles, gli incontri con alcuni specialisti della programmazione commerciale sia Europei che Nord Americani; gli incontri con alcuni retailer di alta fascia che in prospettiva desiderano introdurre i loro prodotti in Italia o estendere la loro presenza insediandosi in nuove realtà; gli ncontri con aziende che hanno progettato sistemi innovativi di vendita sia legati al commercio tradizionale, sia al commercio elettronico. Appuntamento fondamentale all’interno della giornata, il summit di oltre 40 minuti con la presenza del sindaco di Busto Arsizio come interlocutore di molte realta’ istituzionali commerciali italiane (in particolar modo rappresentanti liguri e lombardi/cremonesi), le Camere di Commercio e i rappresentanti di insegne e studiosi delle dinamiche commerciali francesi e belghe.
Importanti le sottolineature di attenzione alla politica integrata del distretto urbano di Busto, segnalata come prototipo da cui mutuare sperimentazioni. Interessante soprattutto la disponibilita’ degli operatori stranieri a valutare ulteriormente gli interessi di riequilibrio e di riqualificazione per i centri dismessi e per le periferie. Cos’ commenta Farioli: “E’ con particolare soddisfazione che ho avuto modo di confrontare le esperienze, ma soprattutto importante e’ stato valutare come il ruolo delle diverse forme di commercio (di vicinato, media e grande distribuzione) possano meglio riequilibrarsi in un’ottica di sostenibilita’ sociale ed economica.”
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