Traffico merci, Hupac chiede più investimenti sulla ferrovia
Il progetto della supergalleria Alptransit Gottardo va avanti e l'operatore della logistica italo-svizzero chiede più attenzione alle linee che dal Canton Ticino porta verso Busto Arsizio
"È necessario dare la priorità alla linea ferroviaria di Luino e, in secondo luogo, all’asse di Chiasso per i traffici futuri": la Hupac, uno dei principali operatori della logistica tra Svizzera e Italia, torna a ribadire le sue preoccupazioni per il futuro dei trasporti su rotaia. Il tema è sempre quello già segnalato qualche mese fa dall’operatore privato: la Svizzera si prepara a mettere in funzione il sistema Alptransit Gottardo e a trasferire sempre più merci su ferrovia, ma in Italia gli investimenti restano poco rilevanti e concentrati (quasi) tutti sull’asse Chiasso-Milano.
L’operatore – che, non va dimenticato, è comunque una società privata – fa notare con preoccupazione in una nota che la linea ferroviaria Bellinzona-Luino-Novara è poco considerata negli investimenti, nonostante sia proprio la linea lungo il Lago Maggiore quella su cui circola circa l’80% del trasporto combinato (camion e container caricati sui vagoni): da Bellinzona si scende infatti verso Busto Arsizio, ma anche verso Novara e, di qui, al Porto di Genova. Serve una linea ad alta velocità e capacità? Hupac propone anche soluzioni alternative: tra le misure urgenti proposte c’è per esempio il prolungamento dei binari d’incrocio lungo la linea esistente, che è a binario unico. "Finora infatti è stata data la priorità all’asse via Chiasso, senza considerare il fatto che gli attuali grandi terminal di Novara e Busto Arsizio-Gallarate non sono raggiungibili attraverso questa direttrice", afferma Hupac (peraltro il progetto del quadruplicamento dei binari Chiasso-Milano manca ancora di finanziamenti certi). Non a caso la Hupac sottolinea che la programmazione
«Così si sminuisce il valore degli investimenti compiuti negli ultimi vent’anni sull’asse di Luino», afferma il direttore di Hupac Bernhard Kunz, citato nella nota. «Se le infrastrutture del traffico merci vengono sviluppate secondo il principio ‘più tardi, di meno, per niente’, il trasferimento del traffico non avanza. È necessario dare la priorità al corridoio sull’asse di Luino per l’attuale offerta di traffico e, in secondo luogo, all’asse di Chiasso per i traffici futuri», conclude Kunz. Anche nel 2011 la Hupac ha visto crescere il traffico dei treni merci del 6,6%.
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