Tragedia del Giglio, salvate tre persone, continuano le ricerche

Corsa contro il tempo da parte dei soccorritori per cercare di individuare e raggiungere passeggeri ancora incastrati. Arrestato il capitano. In salvo i varesini a bordo

costa concordia aperturaSono arrivati a terra all’isola del Giglio i passeggeri ritrovati vivi in serata abordo della Costa Concordia incagliata, all’interno di una cabina. Sono due coreani di 29 anni, un uomo e una donna, in viaggio di nozze. I due stanno bene e sono scesi a piedi dall’imbarcazione dei vigili del fuoco. Sono stati portati via in ambulanza per essere sottoposti a controlli.
Questa mattina è stata raggiunta la terza persona individuata dai Vigili del Fuoco nel ponte 3 della Costa Concordia naufragata a largo del Giglio. È un membro dell’equipaggio ed è il capo commissario di Bordo Marrico Giampetroni. L’uomo sembra essere in buone condizioni.
Secondo quanto risulta, il commissario di Bordo è stato individuato seguendo i rumori che stamani erano stati sentiti dai Vigili del Fuoco mentre ispezionavano la nave. L’area in cui si trova il superstite è in parte allagata e corrisponderebbe alla parte della nave che si trova al livello dell’acqua del mare. Inoltre la presenza di materiali pericolanti ha contribuito a ritardare il salvataggio. Nell’ispezione si procede anche facendo un confronto fra l’elenco dei nominativi e delle rispettive assegnazioni delle cabine, rispetto ai presunti dispersi di cui si ha conoscenza a questo momento.
A bordo della nave erano presenti anche alcuni varesini, che si sono salvati e sono in buone condizioni: si tratta di una famiglia di Cugliate Fabiasco e di altri passeggeri del Saronnese.
Con il salvataggio dei due sposi coreani e del commissario di bordo, sono scesi a 38 i dispersi ufficiali nella sciagura della nave Costa Concordia, incagliata all’Isola del Giglio. La Prefettura sta comunque confrontando gli elenchi in suo possesso con quelli nelle mani dell’armatore, e non è escluso che vi siano persone che non si siano fermate a farsi registrare una volta messe in salvo e sbarcate a Porto Santo Stefano. Questo, viene spiegato, potrebbe spiegare un numero così alto di persone non ancora rintracciate.
Sono 1500 le cabine della nave Costa Concordia, incagliata sugli scogli all’Isola del Giglio. Un gruppo di vigili speleologi sta controllando cabina per cabina alla ricerca di superstiti, anche se c’è un problema per intere aree della nave sommerse o allagate e ostruite.
Nel frattempo La procura di Grosseto ha arrestato il comandante della Concordia, Francesco Schettino: È accusato di aver fatto avvicinare troppo la nave all’isola per farla vedere ai croceristi e di averla abbandonata prima che tutti fossero in salvo.

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Nave affonda in Toscana 4 di 11
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Pubblicato il 15 Gennaio 2012
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