“Un progetto per rilanciare il museo”

L'assessore alla cultura Sebastiano Nicosia spiega la scelta di Caroli e le aspettative dell'Amministrazione Comunale: "Il Maga per noi deve essere un museo di livello nazionale"

Un nome conosciuto, un "narratore dell’arte" per rendere più noto il museo e aprirlo anche a nuovo pubblico. Sono gli elementi che l’Amministrazione comunale di Gallarate ha cercato in Flavio Caroli, il docente di storia dell’arte moderna chiamato a guidare il MAGa di Gallarate.  «Penso che l’arrivo di Caroli sia un bel risultato, si è condiviso un progetto, che certo ora dovrà essere articolato dal museo» spiega l’assessore alla cultura Sebastiano Nicosia. «Per noi il Maga è un elemento importante che merita grande attenzione» dice Nicosia, quasi rispondendo (senza toni polemici, da cui è lontanissimo) a chi paventa un lento declino per il Museo. «Il Maga è – lo dico in termini forse un po’ semplicistico – una struttura di alto livello, che ha bisogno di investire per avere successo. Considerando le potenzialità del MAGa, che è certamente superiore a quella dell’ambito solo cittadino, la scelta di un personalità di rilievo nazionale può essere un elemento di richiamo anche in questo senso». Nicosia spiega che si punta molto sulla capacità comunicativa «di Caroli, ma anche «sulla sua concezione anche didattica», elementi che possono «coinvolgere anche un pubblico che fino ad oggi non è stato raggiunto».

Nel nuovo corso del Maga è previsto un collegamento più stretto con l’Amministrazione comunale, che punta a lavorare in modo più stretto con il museo e anche a garantire il controllo sulla spesa. «Abbiamo chiarito i limiti delle risorse , che saranno in linea con quelle usate fino ad oggi» dice il sindaco Edoardo Guenzani. «Sicuramente non possono essere di più, la leggera riduzione che deriva dal non rispetto del Patto di stabilità sarà compensata con la riduzione dei costi». L’incarico a Caroli non è oneroso per la Fondazione (così, del resto, prevede la legge), mentre sul futuro c’è già stata un’indicazione generale sul rispetto dei budget e sul rilancio fatto con le risorse disponibili: «Abbiamo avuto la garanzia da Caroli che opererà in questa direzione: ci è stata prospettata l’ipotesi di mostre di buon livello – direi anche internazionale – che si potrebbero proporre restando nel budget previsto». Primo frutto della guida di Caroli dovrebbe essere la mostra e le attività del periodo autunnale, inserite comunque in un progetto 1fino al 2015, guardando alla grande occasione di Expo». Questa insomma, è la speranza, per un museo che da sempre è stato pensato per avere respiro nazionale, se non oltre, e che deve ancora trovare la sua strada.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2012
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