Variante alla discarica, la Regione convoca Provincia e Comune
Saranno ascoltati mercoledì 18 febbraio. Oggi i consiglieri regionali hanno incontrato il comitato Salute e Ambiente: «La Regione si opponga con chiarezza e fermezza a tale richiesta»
Le Province di Como e Varese, i Comuni di Mozzate (Como) e Gorla Maggiore (Varese) e Arpa Lombardia, saranno convocati per mercoledì prossimo 18 gennaio in Commissione Ambiente e Protezione civile in merito al progetto di variante alle discariche di rifiuti congiunte di Mozzate e Gorla.
Lo ha annunciato il vice presidente della Commissione Ambiente Angelo Giammario, che ha presieduto l’audizione di questa mattina con i rappresentanti del Comitato Mozzatese “Salute e Ambiente” guidati dal Ambrogio Guglielmetti.
«In particolare – hanno commentato i leghisti Giangiacomo Longoni e Dario Bianchi – vogliamo approfondire le responsabilità e le posizioni dei Comuni e delle Province coinvolte, e soprattutto verificare se effettivamente ci sono state lacune in alcuni controlli da parte degli Enti locali preposti».
«La situazione è oggettivamente ai limiti della sopportabilità per i cittadini –hanno aggiunto i rappresentanti regionali del Partito Democratico Luca Gaffuri e Angelo Costanzo – e ci troviamo davanti a responsabilità specifiche del Comune di Mozzate e al mancato rispetto delle prescrizioni da parte del gestore, situazioni che vanno ora opportunamente approfondite».
La richiesta di variante alle due discariche confinanti in località Cava Satima è stata avanzata dalla società Econord per operare un diverso rimodellamento morfologico della discarica e introdurre nuovi codici CER finalizzati all’aumento delle tipologie di rifiuti conferibili. Parallelamente la società Econord ha chiesto l’autorizzazione all’installazione di un impianto di essiccamento termico dei fanghi biologici derivanti dalla depurazione delle acque. Secondo il presidente del Comitato Mozzatese Ambrogio Guglielmetti (qui un video realizzato dal Pd dopo l’audizione), il rimodellamento morfologico sollecitato porterebbe a un innalzamento della discarica di 12 metri consentendo il conferimento di 400mila tonnellate di rifiuti in più rispetto ai quantitativi previsti nel progetto iniziale.
«Chiediamo pertanto alla Regione di intervenire immediatamente – spiega Guglielmetti- opponendosi con chiarezza e fermezza a tale richiesta, anche perché temiamo che tale rimodellamento possa essere realizzato con materiali inerti».
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