Nuova luce per la Basilica di San Vittore

Il paese custodisce preziosi edifici religiosi romanici e l'intera comunità è impegnata anche per valorizzare il patrimonio storico: rinnovate luci e impianto audio per renderli più rispettosi dell'architettura

La basilica romanica di San Vittore ad Arsago Seprio risplende di un nuovo fascino: nel paesino dell’alta pianura si sono rinnovati gli impianti di illuminazione e acustici. Una scelta che consente di rispettare maggiormente l’architettura medievale ammirata anche da molti turisti: «Da un lato abbiamo cercato di valorizzare con la luce i punti della chiesa che convergono verso l’altare centrale, dall’altro abbiamo puntato a nascondere l’impianto, con i punti luce che, per così dire, si mimetizzano con le travi della soffittatura» spiega il parroco don Stefano Venturini illustrando le caratteristiche del nuovo impianto. Le lampade sono inserite adeguatamente all’interno dell’ambiente, a differenza delle vecchie luci (installate negli anni Settanta) che erano molto più evidenti nella loro modernità. Non solo: l’impianto è controllato anche da una nuova centralina automatizzata che consente l’accensione progressiva dei diversi punti-luce, facendo "scoprire" pian piano al visitatore accompagnato gli spazi della basilica. «Quanto all’impianto di illuminazione, abbiamo sostituito le vecchie casse con nuovi altoparlanti che con la loro forma alta e stretta e il colore chiaro si armonizzano con le colonne e i pilastri in pietra. Abbiamo poi studiato anche la collocazione in punti adeguati».  Non si tratta dell’unico intervento sul complesso basilicale: si sta lavorando anche sul battistero romanico, con un’analisi dello stato del tetto e l’installazione di un nuovo parafulmine. In futuro è prevista la sostituzione delle coperture del battistero, così da dare piena tutela al monumento e all’intero complesso del IX-XI  secolo (che comprende chiesa, battistero e l’antica canonica, con muri medievali e tracce di decorazione). Gli interventi hanno un valore complessivo di 180mila euro, frutto in gran pare della generosità dei fedeli e, per la parte dei lavori esterni, sostenuti anche da un contributo della fondazione Cariplo.

Gli interventi sono ovviamente tutti studiati con la Sopraintendenza ai Beni Culturali, un impegno non da poco per un piccolo paese ma che custodisce un insieme di tesori invidiabili. La tutela delle testimonianze storiche e architettoniche è un compito impegnativo che coinvolge l’intera comunità del paese dell’alta pianura, che sta tra la zona densamente abitata di Gallarate- Somma Lombardo e l’area boschiva delle colline. La parrocchia arsaghese deve occuparsi anche della millenaria chiesa di Santa Maria in Monticello (con parti preromaniche) e della chiesetta campestre dei Santi Cosma e Damiano, risalente al XII secolo (nella foto a sinistra).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2012
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