Il centrosinistra si unisce in “Gerenzano Democratica”
La lista civica ha trovato l’appoggio del Partito Democratico, della Federazione della Sinistra e di Sinistra ecologia e libertà. Presenti anche molti indipendenti
È nata la lista “Gerenzano Democratica – Centrosinistra Unito”. L’annuncio è stato dato dai responsabili nei giorni scorsi, durante una presentazione avvenuta nella saletta dell’Auditorium G. Verdi. La lista è stata appoggiata dal Circolo di Gerenzano del Partito Democratico e del Circolo del Saronnese della Federazione della Sinistra. Alla presentazione era inoltre presente Marco Pozzi di Sinistra Ecologia e Libertà di Saronno che ha annunciato l’appoggio di SEL.
«Gerenzano Democratica – spiega il portavoce Massimiliano Cavallo – è una lista civica che vuole partecipare a Gerenzano alle prossime elezioni amministrative di primavera. Sarà composta da cittadini (con e senza tessera di partito) che gravitano attorno all’ area di centrosinistra con I’appoggio dei maggiori partiti italiani del Centrosinistra. Abbiamo deciso di non allearci con altre realtà politiche gerenzanesi ma presentarsi da sola per coerenza e convinzione che le idee proposte siano vincenti».
Nella presentazione sono stati illustrati anche i punti salienti del programma elettorale: «La Scuola: Gerenzano futura; La Partecipazione: Gerenzano di tutti; L’Ambiente: Gerenzano verde e pulita – spiega il portavoce -. A livello locale, indipendentemente dalla tendenza politica, contano le persone, non i simboli. Conta la storia personale dei candidati, la loro preparazione professionale, la disponibilità, l’onestà e I’entusiasmo».
Non manca l’affondo all’amministrazione guidata da diversi mandati dalla Lega Nord: «Da troppi anni la Lega Nord ha mantenuto un atteggiamento arrogante e chiuso rispetto ai cittadini ed alle loro esigenze. Si è creata una oligarchia che decide per tutti e su tutto senza lasciare spazio al dibattito ed a nuove idee. Noi mettiamo a disposizione di Gerenzano i nostri talenti per far Rinascere Gerenzano, attualmente sulla china del degrado sociale, economico e della qualità della vita».
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