Imprese meccaniche e siderurgiche: da settembre la produzione rallenta

Confermato alla guida delle imprese “Meccaniche” Luigi Galdabini”. Passaggio del testimone per le attività siderurgiche, metallurgiche e delle fonderie: Dario Gioria è il nuovo presidente

Due settori che insieme rappresentano il 62% dell’export provinciale, il 37, 24% delle imprese associate all’Unione degli Industriali della provincia di Varese e il 42,35% degli addetti in esse impiegati. Per un totale di 525 aziende e 30.020 dipendenti. Sono questi i numeri che danno la misura dell’importanza dei comparti metalmeccanico e metallurgico all’interno non solo dell’economia locale, ma anche della stessa Unione Industriali che al Centro Congressi Ville Ponti di Varese ha dato il via all’edizione 2012 delle Assemblee dei 14 Gruppi merceologici che ne compongono la compagine associativa.
I primi a riunirsi sono stati, appunto, i due Gruppi che, insieme, sono i più rappresentati: quelli delle
attività “Meccaniche” (496 imprese per 28.910 addetti) e “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie”
(29 imprese per 1.110 addetti). Entrambi chiamati a rinnovare le proprie cariche.
Alla presidenza del Gruppo “Meccaniche” è stato riconfermato Luigi Galdabini della Cesare
Galdabini di Cardano al Campo. Non più rieleggibile era invece Daniele Balzarini, presidente uscente del Gruppo merceologico “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie”,  giunto a scadenza del terzo mandato consecutivo. Al suo posto è stato nominato Dario Gioria (foto sotto) della Gioria Spa di Lonate Pozzolo.

Fin qui le incombenze statutarie che hanno lasciato poi il posto all’analisi dell’andamento dei due settori in provincia di Varese che registra, almeno dal punto di vista dell’export, un trend in aumento: +2,3% il valore delle esportazioni a fine 2011, rispetto ai livelli del 2010 (toccando in valori assoluti quasi 5,8 miliardi di euro).
Il problema, però, come emerge dalla relazione congiunta di Galdabini e Balzarini, è che «l’ultimo trimestre dell’anno è stato caratterizzato da un significativo peggioramento della produzione in tutti i diversi comparti del settore», così come rilevato dalla stessa Federmeccanica  a livello nazionale. Citando proprio l’ultima indagine congiunturale dell’associazione  di categoria di settore delsistema Confindustria, Galdabini e Balzarini hanno sottolineato come «Il 2011 era stato un anno positivo, ma alla fase espansiva che si era protratta fino all’estate ha fatto seguito una inversione di tendenza a partire dal mese di settembre che ha riportato il settore in una nuova fase recessiva che risulta tuttora in atto».
Una situazione italiana di fronte alla quale il settore varesino è riuscito a fare eccezione solo in parte. Nell’ultima rilevazione congiunturale dell’Ufficio studi dell’Unione industriali relativa al quarto trimestre 2011, infatti, l’andamento delle imprese metalmeccaniche
risultava orientato alla stabilità. «Sotto il profilo produttivo – si legge nel rapporto – la maggioranza
delle imprese intervistate (89%) ha segnalato una stagnazione della produzione, sul livello del
trimestre precedente, il 7% una contrazione e solo il 4% un incremento». Mentre sui prossimi mesi
pesa «l’elevata incertezza che caratterizza i mercati».
Gli imprenditori devono fare i conti anche con la stretta del credito che rende ancora più difficile affrontare questo momento. «Se le banche non finanziano l’economia – ha detto Galdabini – gli imprenditori l’economia se la finanziano da soli, perché se non si innova non possiamo restare sul mercato».
Ma gli occhi delle imprese del settore non sono puntati solo sui numeri. L’attenzione dell’assemblea è stata rivolta anche al tema del «lavoro che cambia» affrontato da Pierangelo Albini, direttore delle Relazioni Industriali e Affari Sociali di Confindustria, già responsabile delle Aree Sindacali dell’Unione Industriali varesina.
«Le riforme ci vogliono così come le infrastrutture – ha concluso Galdabini -. Un paese non puo’ rimanere fermo 30 o 40 anni, altrimenti si formano le ragnatele. E voi in casa vostra, le ragnatele, le terreste?».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Marzo 2012
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