“Ridiamo acqua alla fontana di Arnate!”
L'appello del consigliere comunale Dall'Igna, dopo che piazza Zaro è rimasta orfana degli zampilli. Nel mirino anche le piante: "Ci nascondono i rifiuti, occorre intervenire"
Più attenzione per la piazza di Arnate: lo chiede il consigliere comunale del rione, Germano Dall’Igna. «Arnate è uno dei rioni riqualificati nella passata Amministrazione Comunale. Ed allora facciamo rivivere i zampilli della fontana rimasta in silenzio per tutto l’inverno. Motivi tecnici si dice per la paura del gelo che quest’anno anche se per pochi giorni ha picchiato duro anche da noi. Certo è l’unica fontana rimasta disattiva in tutta Gallarate e non riportiamo tutto alla politica precedente, ma doveva essere maggiormente curata sia dai privati e dall’A.C. la parte tecnica e funzionale della stessa. Ma anche qui i vincoli amministrativi di progetto ed economici con la parte pratica a volte fanno a botte». Insomma, un conto erano i progetti in grande stile presentati dall’amministrazione Mucci, un conto è la realtà di tutti i giorni, non priva anche di qualche errorino da rivedere. Quella sulla fontana infatti non è l’unica segnalazione che arriva dal consigliere del PdL: «Sempre nello spirito delle pulizie di primavera si rende necessario una profonda pulizia dei cespugli che riquadrano gli ampi parcheggi di via Bixio e S.Nazaro. All’interno dei cespugli vi si trova di tutto da escrementi di animali PET , cartacce varie, bottiglie in vetro e lattine, sacchetti di plastica. La maggior parte dei rifiuti sono lasciati dall’uomo frutto della sua profonda inciviltà. Qui le competenze si suddividono tra appalto del verde del Comune e spazzamento AMSC: chiedo un intervento radicale ed urgente. Ed anche qui, scusate il mio dire, ma più volte come consigliere avevo segnalato l’inadeguatezza dei cespugli utilizzati che rendono difficile la pulizia se non tramite idonee pinze poiché occultano i rifiuti. Ed anche qui la politica poco c’entra con le competenze ed i pareri amministrativi dei tecnici del verde, della paesaggistica».
Ultimo punto, il commercio locale: «Parlavo di far rivivere i centri storici ed allora – dice ancora Dall’Igna – mi riallaccio alle richieste dei cittadini e perché no dei commercianti rionali che combattono ogni giorno per sopravvivere alla crisi economica e portare dei servizi. Anche in consiglio comunale avevo tentato di portare nell’isola pedonale il mercatino rionale del Mercoledì e non lasciarlo nella zona nascosta di via Bixio (nella foto): purtroppo non è stata accettata dall’attuale Amministrazione Comunale. In questi giorni mi hanno riferito altre due richieste partite da parte dei commercianti la prima l’impossibilità di mettere dei tavolini sempre nell’isola pedonale per la prossima apertura di un’attività di somministrazione. Questo rientra nella nota problematica di acquisire aree di parcheggio ora non più monetizzabili, che sarà mia cura approfondire meglio. La seconda richiesta, peraltro non ancora definita dalla proprietà, riguarda l’informale parere negativo ricevuto dagli uffici comunali di posizionare dei tavolini per somministrazione per alcuni metri quadri nell’isola pedonale. Credo invece che l’isola pedonale di piazza Zaro debba vivere ed essere vissuta dai cittadini e con essi le attività commerciali che possono in questo mondo fidelizzare il cliente, ovviamente con dei paletti precisi che l’A.C. vorrà mettere a tutela di tutti». La piazza – conclude Dall’Igna – non può essere lasciata ai soli piccioni.
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