Agricoltura e giovani, Coldiretti in assemblea
Il 17 maggio si svolgerà l’assemblea nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Il presidente e il direttore varesini:"tanti i giovani anche in provincia che decidono di "ritornare alla terra"
C’è chi sceglie di scommettere sulla zootecnia e sulla tradizione pastorizia montana. Oppure chi vuole cogliere appieno le opportunità della “new economy agricola”, puntando sulle agrienergie, sulle fattorie didattiche o sugli agriturismi. In ogni caso sono tanti i giovani che, anche in provincia di Varese, scelgono di fare agricoltura e a scommettere sul “ritorno alla terra” per costruire un futuro di prospettive.
“Fare l’agricoltore oggi è una scelta nobile e coraggiosa per chiunque, giovane, desideri mettersi in gioco e farsi valere. Il positivo fenomeno fenomeno di un ricambio generazionale è attuale anche in provincia di Varese, dove Coldiretti si è strutturata con servizi mirati in grado di consigliare e supportare i giovani e nuovi imprenditori agricoli”.
Lo dicono il presidente e il direttore della Coldiretti provinciale, Fernando Fiori e Francesco Renzoni, a pochi giorni dall’assemblea nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, annunciata a Roma il 17 maggio prossimo.
“Sarà l’occasione per dimostrare quanto davvero può essere “giovane e innovativa” la nostra agricoltura e, soprattutto, quanto essa può essere utile alla ripresa economica del Paese: non a caso il titolo scelto per l’incontro è “Giovani per l’Italia”. Anche dalla nostra provincia di Varese saranno in molti gli imprenditori agricoli di nuova generazione a prendervi parte”.
Fare agricoltura a Varese è dunque possibile e apre importanti possibilità: “Il crescente sviluppo del legame tra l’agricoltura e il turismo dei nostri laghi, lo sviluppo della ricettività rurale in agriturismo, degli agrimercati e della vendita diretta offrono notevoli stimoli e prospettive alle nuove imprese” dice Fiori.
“Inoltre – aggiunge Renzoni – stiamo lavorando sulle eccellenze del territorio e sullo sviluppo dei prodotti a denominazione: è del mese scorso, ad esempio, l’assegnazione della De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine) all’asparago di Cantello. Ma non possiamo dimenticare la Formaggella del Luinese Dop (Denominazione di Origine Protetta), il miele varesino (anch’esso di recente annoverato tra le Dop, i salumi delle nostre prealpi e e il vino dei Ronchi Varesini, protetto anch’esso da un’Igt (Indicazione Geografica Tipica)”.
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