Cavalotti-Crosta, dopo le (tante) polemiche è l’ora del voto
Una campagna elettorale combattuta fino all'ultimo per una città strategica sia per la Lega Nord che per il centrosinistra, con diverse polemiche emerse nel corso delle settimane
Una campagna elettorale combattuta fino all’ultimo, dove la vera protagonista, per la prima volta, è stata proprio la rete di persone, virtuale e reale. Ma Tradate è una città importante per molti motivi: è uno dei primi feudi della Lega Nord, è la città del presidente della provincia Dario Galli e dell’ex segratario provinciale Stefano Candiani. Inoltre, dopo Varese e dopo il risultato elettorale del primo turno per il Carroccio, questo ballottaggio è significativo per il partito di Bossi e Maroni.
Le elezioni di domenica e lunedì si preannunciano, quindi, come una sfida all’ultimo voto, tra l’indipendente Laura Cavalotti sostenuta da Pd, Sel, Idv e le liste civiche Partecipare Insieme e Città Nova, e Gianfranco Crosta per Lega Nord, Tradate Giovane e Crescere Insieme. (le video interviste ai due candidati)
Tanti gli argomenti dibattuti nelle scorse settimane, tra polemiche e discussioni più o meno accese. Le discussioni si sono aperte fin dal primo turno, quando i due schieramenti si sono ritrovati a contendere uno slogan "misterioso". La campagna si è quindi scaldata in vista del ballottaggio aprendo vere e proprie polemiche. Quella più cittadina ha riguardato proprio la situazione economica della Seprio Servizi, di cui il candidato della Lega è stato presidente fino all’annuncio della candidatura a sindaco. Nei due schieramenti si è aperto il botta e risposta sulla situazione che, anche su Facebook nei vari gruppi, è andata avanti per giorni.
Altro tema caldo per giorni è stata la scelta dell’ex assessore Accordino di votare per Crosta, sostenendo non formalmente la stessa forza politica che lo aveva "licenziato". Ma nel suo gruppo non tutti erano d’accordo. Intanto, si sono comunque definiti gli schieramenti con le diverse dichiarazioni di voto.
Non sono poi mancate le "voci" in città o sul popolare social network: come quella che vedeva nel programma del centrosinistra la costruzione di una moschea. Diceria poi smentita ironicamente dalla candidata Cavalotti. Oppure la denuncia del sindaco uscente Stefano Candiani che attraverso la sua pagina Facebook ha segnalato la presenza su una scheda elettorale di scritte riconducibili alle Brigate Rosse, effettuando anche una denuncia al Prefetto di Varese.
Ultima, in ordine di tempo, la polemica dovuta ai manifesti dell’Udc criticati dalle Acli, secondo cui non ci deve essere un uso strumentale della religione.
Nei giorni scorsi sono poi scesi in campo numerosi big della politica nazionale. Sul fronte della Lega Nord, per sostenere Gianfrnaco Crosta, oltre a una visita del sindaco di Verona, Flavio Tosi e di Matteo Salvini, è intervenuto l’ex ministro Roberto Maroni che si è presentato due volte in città per sostenere la candidatura del Carroccio.
Nel centrosinistra invece, dopo le visite al primo turno di Nichi Vendola ed Enrico Letta, nelle ultime ore sono giunte a Laura Cavalotti le lettere di sostegno da parte del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del leader Idv Antonio Di Pietro e del segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Quest’ultimo ha scritto direttamente ai cittadini, invitandoli a votare per la candidata Cavalotti.
Una sfida all’ultimo voto il cui esito si conoscerà direttamente lunedì pomeriggio.
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