“Ho pagato caro i tre scatti di Scarponi”

Basso ammette: "Non una cattiva giornata ma gli altri erano più forti. Ivan concorda con Rodriguez e Pozzovivo: "Oggi Hesjedal è stato il migliore"

Dall’inviato – All’arrivo il volto è stravolto dalla fatica, ma pochi minuti più tardi – dopo un passaggio nel tendone dei massaggiatori – Ivan Basso riappare con la faccia di sempre davanti alle telecamere. Tirata, ma con un’espressione che ha ritrovato un filo di serenità nonostante il risultato tutt’altro che esaltante di Pampeago. Il varesino ammette la sconfitta di giornata e fa subito i complimenti ai rivali a partire da Hesjedal: «Credo che Ryder oggi abbia dimostrato di essere molto forte; ci ha staccato lui e ha messo una seria ipoteca sul Giro, anche se la corsa non è finita. Domani c’è un altro tappone e vediamo cosa succede». Basso ammette di aver sentito nelle gambe il triplo attacco portato da Scarponi: «In quel momento ho capito di non potere replicare e allora ho preferito concludere la salita con il mio passo: ciò non mi ha permesso di restare con Michele ma mi ha fatto perdere meno secondi in classifica». Quella di oggi però non è una tappa da catalogare alla voce “crisi”: «No – conclude Ivan – non mi sentivo in cattiva giornata. Semplicemente però non sono riuscito a ribattere a quegli attacchi in quanto altri corridori sono andati più forti di me».

Tra i battuti di Pampeago c’è anche Purito Rodriguez, anche se lo spagnolo nel finale ha saputo riprendersi e mantenere la maglia rosa. «Sono riuscito a rimanere in testa alla classifica e credo che domani possa succedere ancora di tutto. Sarà una giornata molto dura, ancor più di oggi: cercheremo di fare qualcosa però se Hesjedal correrà ancora così sarà difficile staccarlo».
Sul canadese è laconico pure Domenico Pozzovivo (foto) che subito dopo il traguardo spiega: «Ci ha attaccato lui e questo non è da tutti. A mio parere è diventato Ryder il favorito per il Giro».
E il diretto interessato, capitano della Garmin-Barracuda? Eccolo, anch’esso fermato appena messo piede a terra: «Oggi è stata una bella giornata: queste sono salite sulle quali riesco a rendere bene anche perché la mia condizione di salute è ottima. Domani sarà ancora dura perché gli altri mi attaccheranno: vediamo come va. C’è lo Stelvio da scalare e logicamente il mio pensiero va a quello: la crono di Milano è ancora lontana».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Maggio 2012
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