Il telescopio di Galilei rivive al campo dei Fiori

Domenica 6 maggio, a partire dalle 10, verrà presentato al pubblico la fedele riproduzione del telescopio presso l'Osservatorio Astronomico di Campo dei Fiori

telescopio di galilei all'osservatorio schiaparelli campo dei fioriIn una notte serena, verso la fine del 1609, il grande ed eclettico scienziato italiano Galileo Galieli puntò il rudimentale cannocchiale da lui da poco costruito verso il cielo spalancando le porte a una visione tutta nuova dell’universo: i crateri e la particolare morfologia della Luna, le fasi del pianeta Venere, la presenza di satelliti intorno a Giove, le macchie sul Sole e la stupefacente quantità di stelle nella Via Lattea. Una nuova visione del mondo che cambiò per sempre la storia e il pensiero umano, spostandoci dal centro dell’Universo ad una parte qualsiasi dello stesso.

Possiamo forse solo lontanamente immaginarci cosa pensò e provò un uomo del ‘600 di fronte alle visioni che gli rimandava il suo piccolo strumento. Galileo ha segnato il punto d’inizio: la ricerca scientifica da allora ha preso la rincorsa e oggi costruiamo telescopi enormi grandi come interi palazzi, li inviamo nello spazio, li colleghiamo a super computer. Per poter fare un salto all’indietro, per poter fare un tuffo nel passato,  e ripetere le osservazioni che tanto hanno cambiato la nostra storia, Federico Bellini, della Società Astronomica “G.V.Schiaparelli”, nel 2009 si è impegnato nella difficile costruzione di una replica fedele nelle ottiche e quindi nella visione reale, di uno dei telescopi galileiani.

Domenica 6 maggio, a partire dalle 10, verrà presentato al pubblico questo telescopio presso l’Osservatorio Astronomico di Campo dei Fiori. Sarà quindi possibile osservare il Sole attraverso il telescopio galileiano e attraverso telescopi moderni, sarà tenuta una conferenza sulla figura di Galileo alle 10,30 e alle 14,30 e verranno allestiti diversi laboratori per replicare i più famosi esperimenti che effettuò Galileo: il piano inclinato, la caduta dei gravi, il termoscopio e l’isocronismo del pendolo.

L’entrata è gratuita e non è necessaria la prenotazione. Per la costruzione del telescopio galileiano la Società Astronomica “G.V.Schiaparelli” vuole ringraziare: l’Ottica Stellin di Saronno per aver fornito la lente obiettivo, Paolo Cavalli per l’ottimo lavoro meccanico, Giovanni Toscani per aver fornito in tubo in carbonio, Angelo Colombi per aver rifinito con la pelle il tubo del telescopio ed infine un ringraziamento particolare a Federico Cotta Ramosino per aver trovato le risorse umane e professionali senza le quali il progetto non avrebbe visto la luce.

 

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Pubblicato il 03 Maggio 2012
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