Imprenditore si uccide per i troppi debiti
Il 60enne Luigi Fenzi era scomparso nel pomeriggio, è stato trovato in serata nel parco delle Groane. Ha lasciato un biglietto spiegando che il gesto era dovuto alla grave situazione economica della sua azienda
Si è ucciso per i troppi debiti. Si è impiccato nel pomeriggio di martedì, nei boschi del Parco delle Groane, nella zona di Cesate. L’estremo gesto è stato compiuto da Luigi Fenzi, 60 anni, saronnese titolare della Esse Ti Tre, azienda che si occupa di formazione aziendale per utilizzo di impianti elettronici.
L’uomo, residente in via Monte Santo, in pieno centro a Saronno, è uscito di casa nel primo pomeriggio di martedì per andare nel suo ufficio poco distante. Poche ore dopo ha mandato un messaggio ai famigliari che si sono subito preoccupati, avvisando i carabinieri di Saronno che hanno immediatamente avviato le ricerche.
L’uomo è così stato trovato all’interno del Parco delle Groane, nel territorio di Cesate. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Rho. Erano le 18 circa, si era impiccato lasciando un biglietto. Nello scritto avrebbe spiegato cosa lo avrebbe portato a compiere il gesto, ovvero i troppi debiti contratti negli ultimi anni. Luigi Fenzi lascia così la moglie e due figli sui 30 anni. Ed è proprio il figlio Andrea a cercare di affrontare e comprendere la situazione: «Questi suicidi per i debiti sono diventati fatti quotidiani – spiega -. Eravamo al corrente della situazione di crisi dell’azienda ma non era così irrisolvibile. Forse continuare a parlare di suicidi motivati da problemi finanziari non fa altro che peggiorare lo stato di chi si trova in questa condizione».
Una tragedia che rappresenta un periodo drammatico della crisi economica che sta colpendo l’Italia. Decisamente amaro il commento del sindaco Luciano Porro: «Finora avevamo solo letto e sentito di casi simili. Soltato poco tempo fa avevo esternato la mia preoccupazione per questa situazione anche in consiglio comunale: purtroppo sono situazioni che non si vorrebbe mai capitassero a nessuno. Evidentemente la crisi sta colpendo in maniera eccessiva, soprattutto le situazioni deboli che non riescono ad affrontare la realtà. Sono esterrefatto, non so cosa dire se non che sono vicino alla famiglia in questo momento».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.