Papilloma virus: vaccinazioni al poliambulatorio

Dal 14 maggio, in via sperimentale, sarà possibile chiedere il vaccino a prezzi calmierati. Interessate le donne tra i 13 e i 45 anni. Possibili vaccinazioni anche agli uomini fino ai 26 anni

Un centro vaccinale ospedaliero che dà la possibilità alle donne dai 13 ai 45 anni di vaccinarsi contro il papilloma virus (Hpv) a un “prezzo sociale”. Il servizio sarà attivato in via sperimentale a partire dal 14 maggio al quinto piano del Poliambulatorio di via Napoleona a Como.

L’Ao comasca, dunque, si impegna anche sul fronte della prevenzione con un progetto a valenza aziendale e dalla connotazione multidisciplinare ampliando l’offerta in questo campo a una più ampia fascia d’età, come previsto da Regione Lombardia dal 2010, e affiancandosi all’attività delle Asl che si occupano della vaccinazione gratuita delle ragazze dodicenni.

Il nuovo ambulatorio, inoltre, potrà contare su un pool di specialisti che comprende ginecologi, dermatologi, pediatri e urologi e si può avvalere della collaborazione di altre specialità quali le Malattie Infettive, l’Oncologia, l’Otorinolaringoiatria. E’ il primo del genere in Italia ad aver organizzato le attività con il coinvolgimento di un numero così elevato di Unità Operative in quanto si è tenuto conto che oltre a causare tumori del collo dell’utero, della vagina e della vulva, il Papillomavirus può causare anche lesioni precancerose dell’ano, del pene, della testa e del collo (orofaringe, cavità orale e laringe).
L’iniziativa è stata presentata stamattina alla presenza, tra gli altri, del direttore sanitario aziendale Giuseppe Brazzoli, del ginecologo Giorgio Quadri, coordinatore del progetto, del responsabile della Dermatologia Giuseppe Lembo, della dermatologa Amelia Locatelli, responsabile anche del Centro per le Malattie Trasmissibili Sessualmente di II livello dell’Ao comasca, e di Annalisa Donadini, responsabilità dell’U.O di Medicina delle Comunità del dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Como.

Ma cosìè l’Hpv?
Il papilloma virus umano (Hpv ) è un virus che si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali. Quella da Hpv è un’infezione estremamente comune e può passare inosservata e senza lasciare traccia, perché l’organismo lo elimina spontaneamente, ma nel 10% delle donne il virus persiste e può dare origine a lesioni precancerose identificabili con il pap test. Si tratta di lesioni che, se non trattate e trascurate, si possono trasformare in tumore.
Esistono oltre 200 tipi di Papilloma Virus Umano. Di questi, una ventina circa sono stati riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come oncogeni, cioè come causa del tumore del collo dell’utero. Due in particolare, l’Hpv 16 e l’Hpv 18, sono responsabili di circa il 70% di questo tumore, del tumore della vagina e di circa un terzo dei tumori della vulva. Il carcinoma in Italia colpisce 3.500 donne ogni anno (1.500 i decessi). Per quanto riguarda il tumore del collo dell’utero la prevenzione primaria è rappresentata unicamente dalla vaccinazione. La prevenzione secondaria,  invece, è costituita dai controlli di routine cui le donne dovrebbero sottoporsi come il pap test, che individua le lesioni precancerose, e il test per l’Hpv, che evidenzia la presenza del virus.
Altri tipi di Papilloma Virus sono responsabili di lesioni denominate condilomi, piccole lesioni benigne (verruche) che possono comparire sugli organi sessuali femminili e maschili, in zona anale e perianale e sulla mucosa della bocca. Ne sono colpiti maggiormente i giovani tra i 18 e i 25 anni. Il 90% dei casi di condilomatosi è causato dall’Hpv 6 e dall’Hpv 11.
Due i tipi di vaccino disponibile: il quadrivalente, indicato per la prevenzione delle lesioni precancerose e del cancro del collo dell’utero, della vulva e della vagina e anche dei condilomi causati dai tipi di papilloma virus 6,11,16 e 18. Il bivalente, quello proposto dalle Asl alle dodicenni, contrasta i tipi 16 e 18 prevenendo le lesioni precancerose e del cancro del collo dell’utero. Vista la fascia di età 13-45 cui è dedicato il vaccino, l’Ao si orienterà nell’offerta del quadrivalente, ma sarà comunque possibile richiedere il bivalente. Questo vaccino vanta un’efficacia del 98,2% nella prevenzione di lesioni cervicali, del 99% per i condilomi genitali e del 100% per le lesioni di alto grado delle vulva e per le lesioni vaginali.
Per tutte le pazienti è previsto un counseling di gruppo, a cui può accedere anche chi desidera soltanto informazioni. Le richieste di vaccino per pazienti con meno di 18 anni saranno accorpate in sedute dedicate durante le quali sarà presente anche un pediatra. Inoltre, l’ambulatorio, qualora Regione Lombardia decidesse in tal senso, è pronto a vaccinare anche gli uomini fino ai 26 anni, cosa che avviene in altre parti d’Europa e del mondo e, in Italia, in Veneto.
L’accesso all’ambulatorio
Sarà possibile effettuare la prenotazione, senza impegnativa del medico di medicina generale, a partire da lunedì 7 maggio al numero dedicato 031-5855681 (lun.-ven. dalle 14 alle 15), al Cup di via Napoleona o inviando una mail a vaccinopapillomavirus@hsacomo.org. L’ambulatorio ha una cadenza settimanale.
Il percorso per le donne che intendono farsi vaccinare prevede l’incontro con un medico (counseling) e, se non vengono riscontrate controindicazioni, la somministrazione della prima dose di vaccino. La seconda e la terza saranno somministrate, rispettivamente, a distanza di due e sei mesi dalla prima.
Il costo – si tratta di un prezzo calmierato – sarà a carico della paziente ed è pari a 60 euro circa per dose quindi per un totale di circa 180 euro invece che circa 520 euro (prezzo di mercato).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2012
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