Amici particolari: i ragazzi del Candiani e il Centro Diurno Disabili
"Oggi vengono i nostri amici": così, ogni venerdì, gli ospiti del Centro hanno salutato l'arrivo dei giovani studenti che hanno partecipato al progetto di volontariato curato dal Liceo Artistico di Busto
Educarsi all’alterità, all’identità, all’impegno sociale, alla cittadinanza responsabile attraverso l’attività di volontariato: questo l’obiettivo della bella esperienza al Centro Diurno Disabili di Samarate che alcuni ragazzi del Liceo Artistico Statale Paolo Candiani di Busto Arsizio hanno potuto vivere in questo anno scolastico grazie soprattutto al solerte e attento impegno della
professoressa Franca Sesto, insegnante di Religione.
Tre allievi delle classi quarte Chiara, Benedetta e Samuele hanno infatti aderito al progetto scolastico di volontariato all’interno dei servizi territoriali che si occupano di minori e persone disabili e hanno quindi prestato da gennaio a maggio la loro attività presso il Centro Disabili di Samarate un giorno la settimana, precisamente il venerdì, per due ore di completa e intensa collaborazione.
Un’esperienza molto positiva sia per i tre giovani studenti che per gli ospiti ed il personale del Centro di Samarate. I tre ragazzi hanno messo a disposizione le loro abilità artistiche ed espressive, il loro saper fare arte per entrare in contatto, comunicare con gli ospiti del centro ed hanno saputo anche creare con loro un forte legame affettivo ed emotivo. «Aspettiamo gli amici – racconta Simona Rota, un’educatrice del CDD – dicevano i nostri ospiti, quando arrivava il venerdì!». Un appuntamento fisso quindi, da non perdere per tutti. «Un’interazione davvero positiva – ha commentato l’assessore ai Servizi alla Persona Valentino Celotto – due mondi che si conoscono, si comprendono e creano un profondo legame».
I ragazzi sono entusiasti della loro “avventura”ed anche il loro Preside il prof. Andrea Monteduro, soddisfatto per la bella esperienza dei suoi studenti ha dichiarato: «Ecco un modo diverso ma comunque forte, energico e vigoroso per combattere quella cultura che si sta diffondendo sempre di più del disinteresse. Mi complimento con i miei ragazzi per l’ energica espressione di cittadinanza attiva e costruttiva che hanno saputo dare perché andare a scuola oggi significa anche questo: agganciarsi alla vita e a tutte le sue diverse realtà».
I tre giovani studenti hanno affiancato gli ospiti del Centro Diurno nei diversi laboratori di carta pesta, carta mano, pittura su stoffa ma anche semplicemente facendo loro tanta compagnia.
«Vogliamo tornare anche l’anno prossimo, maturità permettendo – hanno detto all’unanimità – ma ce la faremo!».
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