Vandalismi all’azienda agricola del Gulliver

Hanno scavalcato e distrutto l’orto gestito dalla comunità di recupero per tossicodipendenti Gulliver, a Bregazzana. Si tratta dell’azienda agricola "I Mirtilli" che si occupa di produzione ortofrutticola sia in serra che a cielo aperto impegnando anche personale in fase di reinserimento sociale dopo la permanenza in comunità terapeutica.
Questa mattina il gruppo di lavoro si è accorto che ignoti si erano introdotti nel fondo agricolo provocando gravi danni alle colture che si trovano all’interno di tre serre.
Le colture, consistenti prevalentemente in piante di pomodori, di melanzane, di peperoni e peperoncini, risultavano in parte abbattute ed in parte estirpate in modo metodico, tale da far scartare l’ipotesi eventuale di una effrazione da parte di animali.
Nessun’altra coltura all’esterno delle tre serre è stata distrutta.
"Riteniamo che si tratti evidentemente di un atto deliberato e mirato ma non siamo però in grado di indicare chi possa aver compiuto tale atto vandalico – dicono dalla comunità , né per quale ragione si sia potuto arrecare un danno materiale alla nostra azienda agricola. Da un primo inventario non risulterebbero asportate né visibilmente danneggiate le altre attrezzature presenti sul luogo".

Don Michele Barban, tra i fondatori del centro, ha così commentato l’accaduto: «Vorrei che la spiegazione del grave atto trovi spiegazioni nel caldo che ha fatto saltare la “centralina” di qualcuno che invidia e ritiene la nostra presenza con l’Azienda Agricola e prossimamente con la fattoria didattica un danno personale o sociale.
Ringrazio tutti gli operatori del Gulliver e della Azienda Agricola “I Mirtilli” per la reazione sofferta ma decisa nel continuare questo presidio di cura del territorio e di prevenzione educativa.  Faccio appello alla gran parte dei Cittadini di Varese (in particolare di Bregazzana) a considerare la nostra presenza e vicinanza un messaggio vivo e positivo contro l’imbarbarimento dei rapporti umani».
«Si è appena celebrata la giornata internazionale contro la droga (26 giugno) – conclude il sacerdote. Per noi del Gulliver non passa mai indifferente e Casa Aperta organizzata per il prossimo sabato pomeriggio 30 giugno lo dimostra.
Tornando all’episodio che ci ha danneggiato, non possiamo ignorare che questa è la manifestazione di persone che stanno male e che hanno trovato sfogo con questo comportamento. Altri , nella stessa situazione avrebbero usato sostanze legali o illegali . Anche questo fatto è un invito ad accorgerci delle persone che abbiamo vicino sapendo che chi sta male “o fa male o si fa male”»