Villa Truffini gremita per il primo consiglio comunale

Oltre 250 persone per la prima seduta dell’assise municipale. Giuramento per il sindaco che nel suo discorso ha elencato le difficoltà economiche: “Situazione da affrontare uniti”

Una Villa Truffini gremita di persone ha accolto il primo consiglio comunale dell’amministrazione Cavalotti. Trasmesso per la prima volta anche in diretta video sul sito del comune, la seduta si sarebbe dovuta svolgere all’aperto in piazza Mazzini, ma le pessime condizioni meteorologiche hanno imposto il trasferimento nella Villa.
La partecipazione è stata comunque molto alta, tanto che vi hanno assistito circa 250 persone (foto: la sala piena). Il consiglio vede dunque una maggioranza di centrosinistra e liste civiche (Pd, Sel, Partecipare Insieme, Città Nuova) con una minoranza di centrodestra (Lega Nord e Pdl) e liste civiche (Movimento Prealpino e Movimento 5 Stelle). (foto: tutti i nomi e i volti del consiglio comunale).

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La seduta è quindi stata aperta dall’ex sindaco Stefano Candiani che, in qualità di consigliere anziano, ha preso temporaneamente il posto del presidente del Consiglio, iniziando la seduta chiedendo un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Emilia e per il dipendente comunale Simone Pagani recentemente scomparso. Subito dopo è avvenuta l’elezione del presidente del consiglio, ruolo per il quale è stato nominato Carlo Uslenghi (Città Nuova): «Non ritengo il consiglio comunale l’anticamera di un consiglio notarile – ha spiegato il neo presidente nel suo discorso -. Due le qualifiche che mi guideranno in questo incarico: imparzialità e valorizzazione del ruolo del consiglio comunale».

Il sindaco Laura Cavalotti ha poi prestato giuramento (video: il giuramento), tenendo sempre in vista la Costituzione e mostrandola ai presenti. Nel suo discorso introduttivo, dopo i vari ringraziamenti, ha sottolineato le difficoltà a cui il comune andrà incontro (video: il discorso del sindaco): «La situazione economica generale è difficile per tutti e il mancato rispetto del patto di stabilità nel 2011 da parte del Comune avrà conseguenze pesanti, come il divieto di assumere personale, l’impossibilità di accedere a nuovi mutui, oltre a minori trasferimenti da parte dello Stato – ha spiegato il primo cittadino -. Tutti vincoli che condizioneranno la vita amministrativa dei prossimi anni. Ci saranno inoltre i provvedimenti richiesti dal Ministero dell’economia nei confronti di Seprio Servizi e che saranno approfonditi nei prossimi mesi, insieme alla procedura della Corte dei Conti rispetto alla cessione di due immobili comunali. Queste sono cose si devono conoscere. Proprio per tutti questi motivi ci troveremo di fronte a decisioni importanti da prendere, sempre attraverso la partecipazione che abbiamo tanto richiesto in campagna elettorale. Questo momento di crisi deve essere un momento di avvicinamento per la popolazione, per cercare di risolvere insieme i problemi. non punteremo a progetti faraonici, ma punteremo al miglioramento e mantenimento dei servizi».

Hanno poi preso la parola i singoli capigruppo consigliari. A partire da Gianfranco Crosta (Lega Nord): «Sono stato presidente della Seprio Servizi, mi sono dimesso quando ho deciso di candidarmi come sindaco: in campagna elettorale sono stato attaccato personalmente e accusato di malgestione della società, avremo modo di approfondire i documenti e vedere veramente cosa e successo». Stefano Castiglia (Movimento 5 stelle) ha tracciato le linee guida del proprio gruppo: «Uno dei motivo per cui siamo in consiglio è per trovare una nuova forma di dialogo coi cittadini. L’obiettivo per noi primario è favorire il dialogo tra chi amministra e i cittadini. Ci porremo in maniera critica contro l’improvvisazione e la politica da stadio. Le elezioni hanno palesato questa volontà civica e dovrà essere rispettata. Tutti hanno il diritto di occuparsi delle cosa pubblica».
Aureliano Gherbini (Pd): «Faccio gli auguri a tutti i consiglieri: i prossimi anni saranno molto impegnativi e saremo chiamati a prendere scelte difficili. Ma c’è la volontà di fare un ottimo lavoro». Franco Accordino (Movimento Prealpino): «C’è stato sicuramente un rinnovamento e uno svecchiamento anagrafico del consiglio e della giunta, deve essere recepito quanto voluto dai cittadini. Va sottolineato però quanto sia stata bassa l’affluenza al voto al secondo turno, metà dei cittadini ha scelto di non votare e di deve capire il perchè, questo è un dato drammatico. Non mi piace il modo secondo cui in questa assemblea si discuta troppo degli errori del passato, servono la soluzioni per il futuro. Per questo faremo un opposizione costruttiva».

Vito Pipolo (Pdl): «Ho sentito molto attentamente cosa ha detto il sindaco. Gli si deve riconoscere la competenza tecnica, ma la politica è qualcosa di diverso, non ha i tempi di una decisione tecnica. Inoltre, ai ballottaggi il 46 per cento dei cittadini non è andato a votare, mi auguro che oggi la politica possa davvero uscire dal palazzo e riappropriarsi del ruolo che le compete». Piergiorgio Campanini (Sel): «Ringrazio i cittadini che hanno votato per un cambiamento giovane della città, anche se io risulto essere il più vecchio adesso – ha commentato con ironia -. Proseguiremo con il programma presentato ai cittadini, per realizzarlo nel miglior modo possibile». Ha chiuso gli interventi brevemente Christian Calabrese (Partecipare Insieme): «Il nostro scopo sta nel nome, con la partecipazione massiccia della città a tutti in consigli comunali, ma non solo».

La seduta si è quindi chiusa con un primo punto operativo: la nomina di una commissione dedicata al problema del lavoro e dell’occupazione che ha richiesto subito la modifica del regolamento. Lo stesso sindaco Cavalotti aveva spiegato il perché di questa scelta«Il problema occupazionale esiste e questa commissione dovrà tenere i rapporti anche con organi sovracomunali, come la camera di commercio, gli industriali, i sindacati. Un problema che va affrontato subito»

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Pubblicato il 09 Giugno 2012
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