E la tangenziale scoprì la palude
Un lettore arcisatese descrive i lavori in corso per la costruzione della nuova strada nella Piana di Luscino, con qualche effetto curioso. Proseguono anche i lavori della ferrovia
I cantieri della tangenziale della Valceresio "riscoprono" l’acqua nella piana di Luscino, zona umida di Arcisate. La segnalazione – accompagnata da alcune significative fotografie – è arrivata dal nostro lettore arcisatese Walter Abele Zaccuri: «Proseguono senza soste i lavori in corso nei grandi cantieri, stradale e ferroviario, ad Arcisate; nella piana di Luscino, già denominata “Waterloo”, dove la strada passerà sotto la via Giacomini in zona Cavalca, sono riaffiorati gli acquitrini della palude che era sempre stata, prima di essere “leggermente” bonificata per permettere l’utilizzo del taglio del prato». Della zona umida, un tempo assai più estesa, rimaneva un canneto sul fondo della valletta, oggi cancellato dall’espansione del cantiere, che all’opposto ha "scoperto" le acque. I lavori prevedono infatti anche un nuovo fondo più stabile per sostenere la strada di scorrimento.
«Poco distante è stato scavato il sabbione misto servito al contenimento per la costruzione della struttura del tunnel in cemento armato, iniziando l’interramento all’altezza del nuovo ponte sulla via Sant’Alessandro che potrà essere presto agibile e usufruibile, come tutto il palinsesto, nei tempi previsti».
Al di là della trasformazione del paesaggio nella zona del Luscino, anche altrove i lavori della tangenziale e quelli della ferrovia proseguono a ritmo serrato, dopo i ritardi delle settimane passate sul cantiere della ferrovia, dovuti a divergenze tra RFI (committente) e Claudio Salini spa (titolare dell’appalto, soprattutto a causa del problema-arsenico. «Nel frattempo “la rampa” vicina alla “X” delle due opere, vero “campo di battaglia”, è pure a buon punto, avendo collegato i vari ancoraggi mentre il sottopasso pedonale sulla via Cantello sta proprio prendendo le sembianze di un “labirinto”. Ancora non si parla “molto” del ponte di raccordo nel notevole dislivello sopra la Bevera tranne che il materiale a rischio arsenico verrà ridistribuito in loco nell’alveo della ex cava Rainer».
Valter Abele Zaccuri ci ha raccontato anche altri punti particolari del grande cantiere, che comprende il nuovo tratto Arcisate-Stabio, ma anche il rifacimento "pesante" (doppio binario interrato e nuove stazioni sotterranee) della tratta Induno Olona-Arcisate: tra i vari punti, ponticelli in mattoni che caratterizzavano il passaggio di genti e veicoli sopra il binario della ferrovia, e i passaggi a livello, tanto odiati dagli automobilisti e ora eliminati (a caro prezzo, visto il costo dell’interramento della ferrovia).
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