Gli sfollati della frana denunciano su Facebook

Su Facebook una pagina per ricostruire la storia della frana e denunciare la scarsa attenzione rivolta in particolare alle famiglie che abitavano nella zona del Belvedere. In tre giorni centinaia di nuovi contatti

"La frana di Somma, che scandalo!". Il titolo della pagina Facebook è eloquente e dice lo spirito: denunciare la scarsa attenzione nei confronti prima dell’instabilità del costone, poi dello smottamento e del destino delle famiglie sfollate a causa della frana che si è "mangiata" la casa della famiglia Rovelli e ha reso inagibile quella di Patricia Puetgens, che ha dovuto anche reinventarsi altrove un lavoro. La pagina (a cui contribuisce Giuliano Rovelli) è nata lunedì e in meno di tre giorni ha raccolto quasi duecento contatti o "amici" che dir si voglia. Il materiale pubblicato è vario: gli articoli di giornale, tante foto e qualche video della villa della famiglia Rovelli inghiottita dallo smottamento, ma anche un documento con cui il Comune di Somma, il 21 settembre del 2011, chiedeva ad Amsc d’intervenire sullo scarico del depuratore. Nella pagina Facebook anche critiche al sindaco Guido Colombo per il commento apparso sull’informatore comunale "Spazio aperto", dove la notizia della frana era annunciata da un titolo ("La natura non fa niente di inutile") considerato beffardo e irrispettoso da parte dei residenti di via Belvedere.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Settembre 2012
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