Operai senza stipendio, cantiere di Pedemontana bloccato
A protestare per il mancato pagamento degli stipendi di agosto e settembre sono i lavoratori della ItalTunnel: circa 70 persone che arrivano da Puglia, Calabria e Sicilia. Nel pomeriggio incontro con sindacati e Pedelombarda
Aria tesa al cantiere per la realizzazione della strada Pedemontana. A protestare per il mancato pagamento degli stipendi di agosto e settembre sono i lavoratori della ItalTunnel, società di Noceto, in provincia di Parma, che si occupa di perforazioni, consolidamento e movimento detriti: si tratta di circa 70 persone, occupate nel cantiere di Gazzada Schianno dove è in fase di realizzazione la galleria, uno dei punti chiave per l’opera infrastrutturale. I lavoratori, tutti trasfertisti che arrivano da Puglia, Calabria e Sicilia, sono senza stipendi e la società, che appartiene ad un gruppo più ampio, la ItalTerra, che in Italia occupa 570 persone, ha comunicato l’avvio del concordato preventivo continuato una settimana fa e non ha i soldi per pagare nemmeno il materiale e la benzina. Da ieri i lavoratori sono in assemblea permanente e nel pomeriggio di oggi, giovedì 27 settembre, alle 14.30, si terrà un incontro tra i sindacati (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil), i dirigenti di ItalTunnel e Pedelombarda (che ha diffidato ItalTunnel intimando il proseguimento dei lavori): «Chiediamo rassicurazioni – spiega Antonio Massafra della Feneal Uil -. Se si fermano questi lavoratori si ferma la costruzione della galleria, con ovvie ripercussioni su tutta l’opera. Se ItalTunnel può andare avanti, paghi i lavoratori e saldi i debiti, altrimenti chiediamo che Pedelombarda si faccia carico degli stipendi di queste persone e affidi l’appalto ad un’altra società, che dovrà assumere i 70 lavoratori di ItalTunnel. Ci auguriamo di avere rassicurazioni, altrimenti andremo dal Prefetto».
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