Per vincere la crisi “stimolate gli investimenti”
Il vice presidente della Regione Andrea Gibelli visita la BTSR di Olgiate per capire quale sia il segreto del loro successo. E con un fatturato di 20 milioni di euro nello scorso anno, c’è molto da imparare
20 milioni di fatturato all’anno, 100 dipendenti, esportazioni in 35 Paesi e 33 anni di attività. Sono questi i numeri da capogiro della BTSR, l’azienda di Olgiate Olona visitata dal vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli come 54esima tappa del suo “assessorato itinerante” per capire quali siano le migliori strategie da perseguire nello sviluppo industriale della Lombardia. E dalla storia della BTSR c’è molto da imparare.
«Produciamo tecnologie avanzate per il settore meccano tessile -spiega Tiziano Barea, presidente della società- creando esigenze e sviluppando i prodotti per soddisfarle». Il tutto avviene all’interno della sede di Olgiate, «dalla nascita dell’idea fino alla produzione dei componenti» e l’innovazione che crea l’azienda «si ripercuote in progresso anche per i nostri clienti» perchè «permettiamo di migliorare le performance, riducendo i costi». In questo modo «si avvia un circolo virtuoso» che garantisce «sviluppo, competitività e occupazione» con evidenti vantaggi per tutta la collettività.
Ma con la crisi che morde e la stretta sul credito questo circolo rischia di interrompersi bruscamente e, per questo motivo, l’appello alla regione è chiaro: «stimolare gli investimenti e proteggere le aziende». Secondo Barera «le agevolazioni a chi investe nella sua azienda, cambiando ad esempio i macchinari, dovrebbero essere automatiche» e non un dedalo in cui rischiare di perdere tempo e risorse importanti. L’assessore ascolta e scarica la colpa sul governo di Roma. «L’esecutivo nazionale -afferma Gibelli- aumentando la pressione fiscale non mette le aziende in condizione di competere, nonostante stiano primeggiando in Europa in termini di capacità competitiva».
Ed il tema della competitività, assicura l’assessore, «lo stiamo affrontando con il Governo centrale» aspettando risposte che però «non siano solo il solito aumento di imposta».
La soluzione? «Tornare all’agenda del federalismo e ai costi standard».
Ma questo, ad un’azienda che ha la sua forza nell’esportazione, non basta. «Le reti di imprese sono importanti per lanciare nel mercato internazionale anche le aziende più piccole» analizza il Presidente della società, ma è necessario creare incentivi affinché le aziende non lascino il Paese. «Bisogna proteggere ciò che abbiamo già e non lasciarci rubare interi distretti industriali da altri Paesi», arringa Barera, quasi più da politico che da imprenditore. Le tasse «ci deprimono», le leggi sul lavoro «spingono al nanismo delle imprese» e gli investimenti «non sono assolutamente incentivati».
Così, molte aziende guardano all’estero ma non per esportare, per delocalizzare. «Noi invece -spiega Barera- abbiamo sedi in giro per il mondo, ma sono solo uffici di rappresentanza e di assistenza ai clienti». Tutta il resto, invece, succede all’interno della sede di Olgiate Olona. E forse il segreto del successo della BTSR sta proprio nel motto che Tiziano Barera non si stanca di ripetere: “dipendiamo molto da noi stessi”.
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