“Grazie per averci dato Michele”
Uno striscione davanti alla chiesa parrocchiale per dare l'estremo saluto al giovane di Azzate morto in un incidente in moto sabato 6 ottobre. Chiesa gremita di amici e concittadini
“Non rattristiamoci di averlo perso ma ringraziamo di averlo avuto!! Ciao Michele”.
La citazione della frase di Sant’Agostino porta le firme degli amici di Michele, il giovane morto sabato 6 ottobre in un incidente mentre a bordo della sua moto stava rientrando a casa, a Mornago, dalla sua fidanzata Sofia. A Vergiate, in via Cascina Nuova, l’impatto con un’Alfa Romeo 147 e il volo che è terminato contro un panettone posto davanti all’ingresso dell’Agusta.
Lo striscione è appeso davanto all’ingresso della parrocchiale del paese dove ammutoliti e composti gli amici aspettano la fine della cerimonia. Un addio straziante, una chiesa gremita fino all’inverosimile e molta gente anche sulla piazza di Azzate: giovani, tanti, ma non solo.
Michele Perruolo aveva 31 anni, molti dei quali trascorsi ad Azzate.
La sua famiglia vive in via Piave e ha un bar panetteria sotti i portici, sullo stradone principale.
In chiesa c’erano i parenti, gli amici, ma anche tantissimi conoscenti.
A Don Giorgio il compito di celebrare le esequie e dare l’ultimo saluto: “Michele in ebraico vuol dire Mi-ka-El "chi è come Dio?" Una domanda retorica, nessuno è come Dio. Ma è un nome importante che fa riflettere.
Michele era paziente e generoso ma anche un po’ imprudente, una cosa che ha sempre fatto stare in ansia mamma e papà e che forse lo ha messo in difficoltà più di una volta”.
La moto era una sua passione da tempo e in paese lo si vedeva spesso girare con la sua giacca imbottita; al momento dell’incidente era a bordo di una Kawasaki Ninja e dietro di lui, su un’altra moto c’era l’amico Manuel che ha assistito impotente alla tragedia.
Pianti e baci alla bara coperta di fiori dalle due sorelle e da papà e mamma, improvvisamente soli anche in mezzo alla folla.
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