Apollo 17, ultima missione sulla Luna

A distanza di 40 anni, il Gatt ripropone al Cine Grassi la missione dell'Apollo partita il 7 dicembre per l'ultima spedizione lunare. Appuntamento lunedì 19 novembre

Era la notte del  7 Dicembre 1972 quando  per l’ultima volta degli astronauti  partirono verso la Luna. Si trattava della missione Apollo 17,  che sarebbe tornata felicemente a Terra 12 giorni con un bottino impressionante di 110 kg di campioni lunari. A 40 anni esatti di distanza il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese ha deciso di rievocare a suo modo quella che in assoluto fu la più importante esplorazione lunare della storia, programmando una emozionante serata pubblica Lunedì 19 Novembre 2012, h 21 al Cine P.GRASSI di Tradate, durante la quale  Piermario Ardizio (uno dei massimi esperti italiani di astronautica) parlerà sul tema: APOLLO 17, 40 ANNI DOPO.   La serata sarà accompagnata da moltissime immagini  che il relatore ha raccolto direttamente in America durante  una decina di  viaggi alla base spaziale della NASA di Capo Canaveral in Florida.   

Come noto, Apollo 17  scese nella antica regione lunare di Taurus Littrow  con a bordo E. Cernan e H. Schmitt, quest’ ultimo il primo ed unico geologo che abbia direttamente esplorato il suolo lunare. Proprio Schmitt  fece una delle massime scoperte  di tutta l’esplorazione della Luna.

Quando con la rover al seguito di Apollo 17, raggiunse  il  bordo del cratere Shorty ( 110 m di diametro e 20 m di profondità), scoprì la presenza di  un terreno ARANCIONE  di chiara natura VULCANICA.  Una volta  riportato a Terra, il terreno arancione di Apollo 17  si rivelò una incredibile  miscela di sferule vetrose di natura magmatica contenenti una altissima % di Titanio e Zinco.  Ma dopo 40 anni le tecnologie analitiche hanno fatto passi da gigante e così, lo scorso anno  un team di geologi della Brown University guidati da T. Weinreich riesaminando al SEM (Microscopio Elettronico a Scansione) il terreno arancione  di Apollo 17 ha fatto la scoperta  più importante. All’ interno delle sferule vetrose sono stati  individuati dei  piccoli cristalli che, al loro interno, avevano a loro volta conservato delle ‘gocce’ di materiale magmatico primordiale della Luna. Ebbene, in questo magma primordiale è stata scoperta la presenza di una grande quantità di acqua, a dimostrazione che la Luna, lungi dall’essere quel corpo arido che si è sempre creduto, possedeva forse tanta acqua quanto la Terra. Non è finita perché  all’inizio di Novembre di quest’anno L. Taylor ( Univ. del Tennessee) sempre su materiale raccolto da Apollo 17  è riuscito a capire da DOVE viene l’acqua della Luna.  Taylor ha lavorato su alcuni campioni di materiale ‘AGGLUTINATO’, ossia  frammenti di roccia e polvere incollati dal calore dei micrometeoriti che di continuo  colpiscono la Luna ( Apollo 17 aveva uno strumento apposito per misurarne in tempo reale l’intensità). Ebbene, sulla superficie esterna di questo materiale sono state trovate tracce di acqua impoverita di Deuterio, una caratteristica che deriva dall’interazione diretta tra rocce lunari e vento solare: in altre parole si è scoperto che è l’azione del Sole che  produce acqua sulla Luna !  

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Pubblicato il 19 Novembre 2012
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