Per capire il metodo Montessori dovete vederlo
Open Day della Scuola Montessori. L'appuntamento è per il 1° dicembre in via Maggiora 10, a Calcinate del Pesce
Nel 1907 Maria Montessori, che all’epoca aveva 37 anni, diede vita, nel quartiere romano di San Lorenzo, alla prima Casa dei bambini. Due anni dopo pubblicò il suo Metodo della pedagogia scientifica, che riscosse una immediata attenzione internazionale. Dopo più di un secolo, il «metodo Montessori» è felicemente praticato in tutto il mondo. (Nel Guiness dei primati del 2013, la scuola più grande del mondo risulta trovarsi nella città di Lucknow, capitale dello stato dell’Uttar Pradesh, in India. Conta più di 39mila studenti, mille classi, 2500 insegnanti ed è intitolata a Maria Montessori: è la City Montessori School – http://www.cmseducation.org/.)
In Italia, benché le parole-chiave del progetto educativo montessoriano siano proclamate in ogni contesto pedagogico (autonomia, responsabilità, libertà), sono ancora troppo poche le scuole che quel metodo hanno accolto, piegando l’azione didattica sui bisogni del bambino, in ambienti appositamente progettati e ricorrendo a quegli stupendi «materiali», ai quali, per esempio, il MoMa di New York ha voluto dedicate uno spazio nell’ambito della mostra Century of the Child: Growing by Design, 1900–2000, da poco conclusasi.
Descrivere o raccontare in cosa consista una scuola Montessori non è così efficace come vedere gli educatori all’opera o aggirarsi tra i suoi spazi e prendere visione e toccare i materiali. Questo è possibile farlo a Varese, per esempio in occasione dell’Open Day della Scuola Montessori, che ha sede in via Maggiora 10, a Calcinate del Pesce, dove, il prossimo 1° dicembre, per tutto il giorno (dalle 10.30 alle 12.30 e poi dalle 15.30 alle 17.30) si potrà visitare il Nido, la Casa dei Bambini e la Scuola primaria, parlandone con gli educatori, i genitori e i veri protagonisti: i bambini.
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