Rissa tra ultrà in centro, 25 denunce
Tifosi del Varese contro tifosi del Verona in via San Martino. L’indagine della digos è adesso volta a identificare tutti i presenti
Sono stati identificati dieci dei venti aggressori che, sabato notte, hanno ingaggiato una rissa in via San Martino cercando di picchiare una decina di tifosi dell’Hellas Verona, reduci da una trasferta a Vercelli, ma temporaneamente a Varese per una visita di cortesia a degli amici. E sono stati anche identificati i 15 veronesi che hanno partecipato alla rissa, dunque è di 25 il bilancio delle persone che stanno ricevendo in queste ore la denuncia per rissa. La vicenda è tuttavia strana e la digos sta cercando di decifrarne i contorni. Gli ultrà veronesi erano giunti a Varese pare con un pulmino. Due i feriti, in particolare l’autista che ha riportato alcuni punti di sutura. Il passaparola tra gli ultras varesini deve essere scattato a causa di alcune sciarpe gialloblu che indossavano gli aggrediti. Quando gli ultrà si sono presentati in via San Martino sono volati calci, pugni e cinghiate. I varesini avevano il viso nascosto da scarpe e cappelli, ma l’intervento della volante della polizia è stato molto veloce. I poliziotti sono riusciti a identificare alcuni dei presenti sul posto.
L’indagine della digos è adesso volta a identificare tutti i presenti. Per questo già ieri gli agenti hanno chiesto l’acquisizione di tutti i filmati delle telecamere della via. Ci sono almeno due impianti che potrebbero aver ripreso sia l’aggressione che la successiva fuga di alcuni. Secondo la polizia si tratta di esponenti della frangia più calda della tifoserie che si reca il sabato allo stadio, anche se non facilmente identificabile con una precisa appartenenza.
Particolare non da poco: i tifosi del Verona non hanno presentato denuncia, segno che si tratta di ultras militanti, cioè legati al codice d’onore, se così si può definire, delle tifoserie più oltranziste che, per consuetudine, intendono regolare i conti tra gruppi rivali direttamente con atti di guerriglia a viso aperto, e senza mettere di mezzo la legge. I veronesi non hanno fatto nulla per nascondersi, avevano le sciarpe e hanno inneggiato alla loro sqaudra del cuore. A pochi metri di distanza era tuttavia in corso un ritrovo di persone legate all’ambiente ultras e ci è voluto poco per far girare la voce e far scoppiare la rissa. Un’altra ipotesi è che vi fosse un appuntamento per picchiarsi, ma la polizia in realtà lo esclude.
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