Sconti di pena per la mafia bustocca
Il processo di secondo grado si è concluso con una diminuzione generalizzata delle pene per i sei appartenenti al clan Rinzivillo-Emanuello accusati di estorsioni ed usura ai danni di decine di imprenditori
Pene ridotte in secondo grado per gli appartenenti ai clan gelesi Rinzivillo-Emanuello arrestati nel 2010 nell’ambito dell’operazione Fire Off sulle estorsioni e l’usura messe a segno dagli esponenti della cosca, portata a termine dalle Dda di Milano e Caltanissetta con la Squadra Mobile di Varese e il commissariato di Busto Arsizio. Il monte pena, dopo la lettura della sentenza avvenuta martedì, si è ridotto di 20 anni complessivi rispetto agli oltre 70 anni di carcere comminati in primo grado. Scende da 20 a 16 anni e 8 mesi la pena da scontare per Fabio Nicastro, uno dei capi della cosca bustocca oggi pentito, e scende di un ulteriore anno la pena inflitta al primo pentito della cosca Rosario Vizzini (da 10 a 9 anni). Sconti di pena anche per Emanuele Italiano (da 8 a 7 anni) e Dario Nicastro (da 12 a 6 anni e 4 mesi), ad Emanuele Napolitano sono stati tolti due anni (da 12 a 10 anni) e a Rosario Bonvissuto maxi-sconto di pena da 10 a 3 anni. Il pm aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado. Martedì 11 dicembre tornerà in aula Emanuele Italiano per l’omicidio di Salvatore D’Aleo.
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