Il PdL riparte da Facebook, Twitter e dalle piazze
Il centrodestra, dopo due anni di opposizione, si ri-organizza con un nuovo sistema di comunicazione che comprende anche i nuovi strumenti. "Andremo nelle piazze per informare i cittadini"
Il PdL di Gallarate, da due anni all’opposizione, annuncia una «ripartenza politica» nel lavoro di controllo e di opposizione a livello cittadino. «Ci siamo dati una struttura, dobbiamo ripartire dalle piazze, piazze fisiche e anche moderne come Facebook e Twitter» dice Alberto Bilardo, l’ex vicesindaco di Cassano che ricoprirà il ruolo di coordinatore della comunicazione. Bilardo affianca il neosegretario Moreno Carù, incaricato a ottobre da Mario Mantovani dopo una fase in cui il partito era apparso un po’ allo sbando, colpito dalla sconfitta elettorale del 2011 e anche dalla rottura con la Lega Nord, rimasta evidente nei primi tempi.
Ora il partito torna alla carica, per denunciare «un’amministrazione fossilizzata e ahimè anche autoritaria e chiusa», dice Carù, ripiegata sull’ordinaria amministrazione e poco progettuale. «Hanno applicato il metodo Monti: tasse al massimo e contemporaneamente una riduzione degli interventi sul territorio molto pesante» aggiunge Bilardo. «Stucchevole ormai il rimando alle responsabilità del passato».
Da parte del PdL la bocciatura è quasi su tutta la linea, su tanti punti elencati qua e là nell’azione amministrativa. Dal progetto del Maga nei mesi passati («Mostre senza un visitatore, ma con consulente pagato 28 mila euro) alla gestione del post-incendio («Buonanno e Zanella ormai separati in casa con l’amministrazione), dalla riscossione dei debiti del Nuoto Club con Amsc (tema su cui si è intervenuti più volte) fino alle scelte strategiche dell’azienda comunale: «Del teleriscaldamento non si sa più nulla, intanto vendono Commerciale Gas rinunciando agli attivi e alle royalties che avevamo conquistato». Unica, parziale eccezione rimarcata, quella per l’operato di Margherita Silvestrini ai servizi sociali: «Sta lavorando in modo discreto, con una certa sensibilità – dice il capogruppo PdL Massimo Bossi -, è un fatto positivo. Ma all’assessore ai servizi sociali chiedo dove sono finite case popolari e social housing». Il che porta ad un altro punto su cui il PdL accusa di immobilismo l’amministrazione, vale a dire il Pgt e l’annunciata variante: «Gli operatori vivono nell’incertezza, non investono se non hanno certezze a medio e lungo termine» dice ancora Bossi.
Tutti temi già toccati forza in passato, ora il PdL vuole ripartire con un’opposizione che usi anche le nuove tecnologie: il profilo Facebook PdL Gallarate è attivo da qualche giorno. E non mancano anche annunci forti per conquistare l’attenzione. Il pensiero è ancora una volta sulla vicenda del Maga ancora ferito dall’incendio, con la previsione di Massimo Bossi: «Finirà che lo venderanno per farci la moschea, visto che ha già un bel parcheggio che è libero il venerdì».
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