Scintille in commissione per il futuro dei disabili
La nuova procedura per assegnare la gestione del CSE Manzoni ha scaldato gli animi della Commissione Servizi sociali che si è conclusa con un nulla di fatto
È stata una commissione surriscaldata quella che aveva come obiettivo la discussione del nuovo bando di gara per l’assegnazione del Centro Sperimentale Educativo Manzoni. La struttura si occupa dell’assistenza di una decina di disabili gravi della zona offrendo servizi di assistenza diurna ed è attualmente gestita dalla cooperativa Solidarietà e Servizi, ma l’appalto, dopo 8 anni, è in scadenza. «Abbiamo approvato ieri una delibera in Giunta -spiega l’assessore Ivo Azzimonti- e con la nuova formula della concessione chiediamo interventi per responsabilizzare maggiormente il privato sociale». Nello specifico, si chiedono ammodernamenti strutturali per un valore di circa 100.000 euro che «permetterebbero l’accreditamento presso la Asl» con relative agevolazioni economiche. E a fronte di investimenti di tale portata «daremo la possibilità di aumentare i servizi offerti e concederemo l’appalto per 20 anni». Un tempo un po’ troppo lungo per molti consiglieri, anche alla luce del fatto che il servizio già oggi costa 260.000 euro ogni anno alle casse comunali. Le parole più dure sono state usate dal consigliere Verga che denuncia il fatto che «la commissione non è mai stata informata della progettualità che sta dietro a questo servizio» e da Sablich che accusa il fallimento dell’amministrazione comunale che «ancora una volta vuole continuare a gestire servizi importanti con privati esterni». Ma alla fine, dopo una concitata discussione con Cirigliano che pretendeva di sedersi al tavolo della commissione che valuterà le candidature e la consigliera Tovaglieri che accusava il Pd di «voler boicottare la delibera» è passata la linea del Senatore Rossi: rimandare il tutto alla prossima commissione per avere il tempo di studiare le carte.
La riunione è stata però anche l’occasione per prendere visione dei piani di zona dei servizi sociali con i dati finanziari che il sociale di Busto ha investito negli scorsi due anni. Si vede così che per il 2012 l’assessorato giudato da Ivo Azzimonti ha avuto a sua disposizione poco più di 7,3 milioni di euro con un calo di circa 60.000 euro sull’anno precedente. Gran parte di questi fondi era tuttavia vincolata a progetti vincolati ma sono tuttavia da sottolineare i 220.000 euro suddivisi su 50 diversi progetti complessivi. «Andiamo molto orgogliosi del progetto lavoro -continua Azzimonti- con il quale puntiamo ad reintegrare una cinquantina di famiglie nel mondo del lavoro».
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