“Il malato immaginario” portato in scena dal GTC
Il Gruppo teatrale crennese si cimenta con il celebre testo di Molière. Appuntamento i prossimi 3 e 4 maggio
Quest’anno il GTC ( Gruppo teatrale crennese) si confronterà con uno dei “mostri sacri” del Teatro: il commediografo e attore francese Jean-Baptiste Poquelin noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Molière! Il testo scelto, scritto nel 1673, è forse il più famoso dell’autore: il malato immaginario!
La disillusione, l’amara denuncia della società a lui contemporanea e la dissacrazione della medicina che sono trasmesse allo spettatore, anche attraverso scene comiche, sono più che mai attuali. Le grandi opere non hanno tempo e la lucida visione del mondo della medicina presentato attraverso questa commedia ne è un’ulteriore conferma!
Il 3 e il 4 maggio alle ore 21:00, presso il teatro Giovanni Paolo II di Crenna di Gallarate, andrà in scena “Il malato immaginario” di Molière (traduzione e adattamento di Cesare
Zoia), per la regia di Pietro Zoia e l’aiuto regia di Rina Minoli.
La vicenda racconta di Argante, malato immaginario, alle prese con il matrimonio della figlia Angelica, che lui vorrebbe dare in sposa a un medico e di Tonina, sua serva, che prova
attraverso un astuto stratagemma a far “rinsavire” il padrone.
Ecco l’elenco degli attori: Alessandro Della Valle, Amos Balzarini, Barbara Melone, Cesare Zoia, Cesarina Beretta, Erika Greguoldo, Francesca Ghiringhelli, Gianni Bardelli, Marco Benetazzo, Valeria Longo, Vittoria Frontuto; e dei collaboratori del GTC: Angela Minoli, Antonella Bottaro,
Barbara Celotto, Emanuela Sironi, Gianluca Pozzi, Lorenzo Bionda, Marco Moccia, Nunzio Minoli, Rosanna Sindaco, Silvano Salvitti, Simone Carubelli.
Prevarrà la rassicurante prospettiva dei medici o il pubblico sarà convinto dalle argomentazioni di Beraldo, fratello del protagonista, a cui l’autore affida il proprio pensiero? La risposta pare scontata, ma se proviamo a guardarci intorno e a osservare la nostra società, forse non lo è!
Non sarà che siamo un po’ tutti “malati immaginari”?
Pubblicato il
30 Aprile 2013
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