Maga, “supercommissione” per fare il punto
Martedì prossimo convocata in sala consiliare, in orario serale, le commissioni lavori pubblici e cultura, per capire come si andrà avanti nel recupero dell'edificio e nel rilancio del museo
A Gallarate si fa il punto sulla situazione del Maga, dopo l’incendio che ha danneggiato pesantemente la struttura espositiva di via De Magri e ha frenato bruscamente le attività del museo: martedì 23 aprile è convocata una commissione (congiunta Lavori Pubblici – Cultura) per presentare e discutere la situazione complessiva su “recupero edificio e attività Fondazione”.
Il futuro del museo – tema molto dibattuto a livello politico già prima del rogo – è al centro da qualche settimana di uno scontro politico: il PdL e la Lega Nord ritengono che l’amministrazione si sia mossa con lentezza e hanno trovato una sponda nella Federazione della Sinistra, la sinistra comunista (fuori dalla maggioranza di governo della città) anch’essa critica sulla gestione del dopo-incendio e anche sugli indirizzi di sviluppo dell’istituzione culturale. Il sindaco Edoardo Guenzani ha ribadito più volte che il museo sarà ricostruito e più volte ha citato il caso del teatro La Fenice a Venezia (il primo cittadini, architetto, ha partecipato al progetto di ricostruzione come professionista), ricordando come la ricostruzione dello storico teatro richiese tempi tutt’altro che breve. Il dissequestro complessivo del museo è novità di pochi giorni fa, passaggio importante per avviare il recupero dell’edificio (in questo articolo facevamo il punto, a un mese dall’incendio, su diversi aspetti della questione).
L’altra questione, il riavvio delle attività del museo, ha visto negli ultimi giorni l’affacciarsi di una idea a cui il sindaco Guenzani e i vertici del museo stanno lavorando: il prestito di parte delle opere della collezione ad altri musei (in particolare milanesi) per far conoscere il nome del Maga e preparare il terreno al rilancio dell’istituzione culturale a Gallarate. Per ora è un’ipotesi che è stata delineata solo dal sindaco Guenzani, mentre i vertici del museo hanno mantenuto il riserbo sull’operazione, che comunque potrebbe andare in porto in tempi non lunghi, anche se le modalità (quante opere, dove, per quanto tempo) sono ancora allo studio.
Il dibattito è aperto da diverso tempo e riguarda non solo le onnipresenti forze politiche (per cui il futuro di una struttura prestigiosa come un museo è terreno di confronto ideale), ma anche di appassionati d’arte e addetti ai lavori. In questo senso – allargare il dibattito – è da leggere probabilmente anche la decisione di convocare la commissione nella sala consiliare (luogo pubblico per eccellenza) e in orario serale, dalle 21 del 23 aprile.
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