5 Stelle contro il Pgt: “E’ fame di cemento”
Massimiliano Rizza, rappresentante del Movimento, esprime le sue considerazioni sul piano di governo del territorio
Massimiliano Rizza del Movimento 5 Stelle di Caronno Pertusella esprime la sua preoccupazione quella del movimento per il Piano di Governo del Territorio che l’amministrazione sta adottando.
La fame di cemento non conosce tregua nel nostro paese e l’Amministrazione lo ha dimostrato mettendoci del suo, con il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) presentato solo alcuni mesi fa. Centinaia di pagine, decine di schede tecniche e una vasta area di ulteriori 300.000 mq di zone attualmente verdi da trasformare in moderni edifici e nuovi centri commerciali.
Pensare che i cittadini non reagissero era poco plausibile, dato che le osservazioni al PGT sono previste dalla legge e ogni Comune è tenuto a riceverle nonché a discuterle.
La differenza con le altre città della Lombardia sta nel fatto che la nostra ha dimostrato di non gradire le critiche, imponendo a quei cittadini intenzionati a pronunciarsi e a partecipare alla vita comunale, il pagamento di una tassa il cui esborso è semplicemente ingiustificato e ingiustificabile, dimostrato dal fatto che tale balzello è destinato alle casse dell’Erario e non del Comune.
L’intento lo si capiva e, noi 5 Stelle, lo abbiamo reso noto sia sul nostro blog caronnesi5stelle.it sia mezzo stampa (anche sul periodico della città). Ciononostante pare che il disincentivo del bollo non sia riuscito nell’intento di dissuadere la comunità caronnese dal presentare le proprie Osservazioni critiche al PGT; arrivate tanto numerose da indurre il Consiglio Comunale a disporre della votazione in molteplici sedute. La prima delle quali tenutasi nella lunga serata di ieri; aperta con la lettura delle corpose Osservazioni della Provincia e in seguito dell’ARPA e dell’A.S.L di Varese.
Il senso di queste prime non era difficile prevederlo. Gli Enti osservanti non hanno risparmiato critiche nei confronti del nuovo PGT giudicando negativamente la disinvoltura con cui l’Amministrazione ha pensato di non frenare la corsa alle urbanizzazioni e all’ampliamento delle aree commerciali; ancora una volta a discapito delle residue zone verdi rimaste. Così facendo si sta concretizzando l’ennesima ferita che va a sommarsi alle già numerose cicatrici ben visibili sul volto nostra città; il frutto di scelte scellerate del passsato da cui tuttavia non siamo ancora stati capaci di porre rimedio, trovando il coraggio di voltare pagina.
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