Gianandrea e Irene, sposi monelli

Alla fine Sant’Antonio, anche questa volta, ha provveduto. Il santo più amato dai varesini, quello a cui tutte le aspiranti spose si rivolgono buttando i bigliettini nel falò, ha portato all’altare sabato 1 giugno 2013 uno dei monelli della motta più attivi e una delle devote più ferventi: Gianandrea Redaelli e Irene Azzoni. 

Non che non ci sia voluto il suo bel daffare, per arrivare fin qui: si narra di intere librerie "firmate" con i desideri messe a bruciare nella pira a cui si rivolgono tutte le varesine. Ma anche di taglieri nuovi, di "accrocchi" con i vigili del fuoco perchè il biglietto con il desiderio bruciasse di sicuro…. insomma, il neo sposo ha cercato in tutti i modi di smentire la tradizione, ma sant’Antonio del falò è implacabile: come ben sa lui, monello figlio di monelli (suo padre Giuseppe ne è il presidente, oltre che patron della Casa editrice Lativa e anima dell’associazione culturale Varesevive) che ha vissuto con attenzione e affetto (non ha mai lasciato la mano della sua sposa…) in questa bella cerimonia che si è svolta nella cripta di sant’Antonio alla Brunella a Varese: il matrimonio, concelebrato da tre prelati uno dei quali era il prevosto di Varese Giblerto Donnini, ha visto soprattutto l’amorevole attenzione di uno dei suoi amici più di lunga data, che 21 anni fa ha fatto la cresima con lui: “Ad ognuno quella cresima ha portato il suo frutto" ha spiegato, prima di ammonire i testimoni di vegliare bene sulla validità della cerimonia.

Ma siamo certi che Gianandrea non si lascierà scappare la Bella Irene, che indossava un meraviglioso abito da sposa color panna: perchè ha fatto la scelta giusta, che porta al coronamento formale quella che era già una delle coppie più belle, solari e spiritose della città. Per questo, in redazione, non possiamo che dire "congratulazioni, siete belli, e cento di questi giorni" visto che la loro unione nasce sotto la benevola benedizione di sant’Antonio.