Il Consiglio si ferma per Laura Prati: “Simbolo di tanti amministratori locali”
In apertura della seduta un minuto di silenzio e il ricordo di Raffaele Cattaneo e Alessandro Alfieri per la sindaca deceduta lunedì all'ospedale di Varese
La politica si è fermata per ricordare Laura Prati. E’ una prassi normale che il Consiglio regionale commemori alcune personalità con un minuto di silenzio, ma oggi l’emozione che si respirarava in Aula era sicuramente diversa. «Una commemorazione che non avremmo mai voluto fare quando, proprio dai banchi di quest’Aula, martedì 2 luglio, abbiamo appreso della gravissima tragediala sindaca di Cardano al Campo – ha detto il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo -. Non ce l’ha fatta Laura a superare questa prova durissima. Si è parlato tanto di lei in questi giorni, si è pregato per lei, si è sperato per lei. Questo perché, Laura era una donna, oltre che un sindaco, molto amata».
E qui, nel suo discorso ufficiale, Cattaneo ha deciso di rivolgersi a Prati, un sindaco della sua stessa provincia, con il "tu". «Laura, tu sei il simbolo di tanti amministratori locali che forse non fanno clamore, non fanno notizia, ma che lavorano tanto e bene per la propria gente. Ed è proprio in Comune, in quella sede del tuo impegno, che la tua vita è stata tragicamente spezzata. Eri una donna concreta, appassionata della vita, attenta alla società e ai suoi bisogni. Ed è proprio in maniera non formale, ma sincera, sentita, affettuosa che rivolgiamo alla tua comunità, a quella comunità che tanto hai amato e ai tuoi familiari, in particolare al marito Pino e ai due figli Massimo e Alessia, che fino all’ultimo di sono stati accanto l’abbraccio di tutto questo Consiglio regionale che piange la tua scomparsa».
Commosso il saluto di Alessandro Alfieri, esponenente dello stesso partito in cui militava Laura Prati, il Partito Democratico. «Voglio portare il rircordo delle donne e degli uomi del PD che hanno conosciuto Laura in questi anni di impegno appassionato. Questa è una tragedia assurda che interroga la politica e le istituzioni: è l’epilogo assurdo di una situazione che si trascinava dal 2003». Alfieri ha poi ricordato la figura di Laura Prati. «Era una donna tosta, con lei mi sono confrontato spesso anche in maniera accesa. La sentivo spesso ultimamente, soprattutto sui temi che più le stavano a cuore come donna, come madre e come sindaco: il welfare e la conciliazione lavoro-famiglia. Mi ha sempre colpito vedere come la famiglia la sostenesse nel suo impegno politico: segno che spendersi per la propria comunità locale era un progetto condiviso di vita».
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