Ricca e positiva la Summer School in Cina degli studenti Liuc

Sono rientrati a Castellanza i ragazzi dell'università Cattaneo partiti per due settimane di lezione a Pechino. Ecco il resoconto degli ultimi giorni

Seconda puntata del viaggio in Cina. Proponiamo stralci del blog realizzato dagli studenti della Liuc impegnati in uno stage all’Università di Pechino. Il loro lavoro, però, ha dovuto fermarsi davanti alle censure poste dal governo cinese.


Lunedì 29 Luglio

Stamattina ci siamo svegliati a Shanghai dopo aver passato il week-end a Pechino. Ad aspettarci c’era il solito caldo torrido pronto a farci sudare lungo la stradina per la colazione. Subito dopo ci siamo recati a seguire la lezione tenuta dal professore Xu Dazhen. L’argomento della lezione è stato principalmente come operare in Cina per l’apertura di un nuovo business.
Successivamente sono stati analizzati gli aspetti delle joint venture, di come operano in  Cina e gli aspetti legali presenti nel paese asiatico.
 
Nel pomeriggio, dopo aver mangiato un piatto di riso volante sorseggiando una bibita, siamo saliti sul pullman per raggiungere il “Jade Buddha Temple”, ossia un tempio Buddista costruito secondo le tradizioni del Mahayana Buddism. E’ stato fondato nel 1882 e all’interno del tempio si trovano tre statue di Buddha alte quasi due metri e pesanti quasi 3 tonnellate ed importate dalla Birmania fino a Shanghai via mare.
Terminata la visita, ci siamo fermati nel negozio accanto al tempio per poter acquistare alcuni oggetti da regalare ad amici e parenti. Dopo aver scattato alcune foto ricordo con il gruppo e la guida, siamo risaliti sul pullman per recarci alla  Old City, ossia il vecchio centro urbano.  Quest’ultimo è caratterizzato dalle numerose lavorazioni su pareti e tetti e  dalla grande qualità costruttiva.
Sempre nel quartiere della città storica abbiamo visitato il “Yu Garden”, un ampio giardino cinese con  diverse costruzioni all’interno, alcune vasche  con grandi carpe colorate e  molti alberi di  basso fusto curati alla perfezione.
Dopo la visita  abbiamo girovagato per i negozi del  quartiere in cerca di possibili acquisti, come  foglie di thè, orecchini di perla e ventagli di  legno.
Intorno alle 18 ci  siamo ritrovati con il gruppo per partire e  raggiungere lo “Shanghai Circus World” per ammirare lo spettacolo cinese curato da Era Shanghai e molto simile al Cirque du Soleil.
Molti studenti erano scettici sulla tipologia di spettacolo, ma già a partire dai primi minuti tutti si sono accorti della qualità degli artisti e delle esibizioni.
Alla fine della manifestazione l’intero pubblico è rimasto altamente soddisfatto per il grande merito dei vari acrobati. Dopo lo spettacolo alcuni studenti sono andati a mangiare in ristoranti o bar in zona e altre persone hanno preferito raggiungere l’albergo per cenare lì accanto. La serata è terminata con alcune risate in compagnia presso la hall dell’albergo.
Edoardo Porrini
 
Martedì 30 Luglio
La mattinata del 30 luglio è stata all’insegna del cosiddetto "doing business with the Chinese dragon". Nelly, la nostra prof. per un giorno, ha spiegato i punti da considerare durante le trattative tra imprese cinesi e quelle estere. Una particolare attenzione è stata data al continuo apprezzamento del RMB che nuoce le esportazioni cinesi,  base dell’economia. La summer school ci sta insegnando tanto su come basare i rapporti commerciali qui in Cina e come eventualmente in un futuro, poter fare affari con la prossima potenza economica. Ora ravioli time prima delle conferenze di oggi pomeriggio.
Karim Reategui
 
Dopo un pranzo risoratore al vicino ristorante coreano il pomeriggio prosegue con un primo incontro dal titolo “China Fashion & Luxury Market” tenuto dall’ing. Lelio Gavazza, Menaging Director per Bulgari da due anni.
L’introduzione inquadra la situazione del Paese ad oggi guidato dal leader Xi Jinping, promotore della crescita esponenziale della Cina nonché di una lotta profonda alla corruzione.
Il Paese è composto da provincie molto diverse tra loro e questo si riflette in forti differenze nella stessa popolazione che impattano sulle attività di retail. Per quanto riguarda nello specifico il settore del lusso e della moda i clienti sono per lo più imprenditori di prima generazione che si sono staccati negli anni passati dagli enti governativi e sono ripartiti da un capitale pari a zero arrivando ad avere fatturati esorbitanti. Si deve tener conto però che il prodotto di lusso importato in Cina ha un sovraccarico del 40% dovuto ai dazi e l’imprenditore cinese è sempre più portato a spostarsi fuori dal paese (c’è infatti un forte un incremento di visti turistici) e a comprare a prezzi notevolmente inferiori gli stessi prodotti negli store occidentali. Nonostante questo dato di fatto, l’aspettativa di Bulgari per il 2013 è quella di ottenere un leggero miglioramento nella crescita del mercato del lusso cinese che ora si trova al quinto posto dietro USA, Giappone, Italia e Francia.
L’intervento di Gavazza si conclude con l’analisi del consumatore cinese. Questo soggetto merita attenzioni diverse dal consumatore del lusso occidentale; ha potenzialità di acquisto maggiori rispetto agli occidentali e la sua ricchezza è frutto di anni ed anni di duro lavoro, il consumatore medio inoltre non sa l’inglese e difficilmente farà del business con un commerciante che non conosce la sua lingua, il cinese; i consumatori di questo tipo richiedono inoltre un livello di servizio molto alto e per questo è importante conoscere la cultura e le esigenze di questo particolare soggetto.
Un altro dato che sottolinea la differenza tra oriente ed occidente è che in questo mercato il consumatore è più giovane di 15 anni rispetto al consumatore occidentale e quindi è più flessibile, ha più possibilità di evolvere nel tempo il proprio gusto e modificare le scelte d’acquisto, ha più potenzialità di spesa.
Nonostante il forte sviluppo di questo paese ci sono anche in questo contesto elementi negativi per l’aspetto strategico:  la frammentarietà del paese, la presenza di tanti competitors e la tendenza dei cinesi ad uscire del paese per gli acquisti, quindi la forte mobilità già richiamata in precedenza.
 
Giulia Revrenna
 
Dopo una breve pausa abbiamo iniziato la conferenza tenuta dal console dell’ambasciata italiana nel campo del commercio. Nel breve discorso ci ha presentato la funzione di questo organo presente in Cina, rappresentante il nostro paese e consistente nel supporto alle aziende che avviano un’attività in questa nuova realtà. Inoltre ci ha presentato il modo in cui viene vista l’Italia in Cina: rappresentiamo per loro una nazione amica e di riferimento per alcuni campi come per esempio sotto l’aspetto della moda, nell’agroalimentare, nella sanità e infine nella meccanica, secondi solo alla Germania. Interessante è stata la nota sull’EXPO 2010 tenuto in Cina, dove il nostro padiglione è stato il secondo più visitato, tanto da aver successivamente investito per trasformarlo in un museo.
Terminato l’incontro ci siamo concentrati sull’assignment, finchè, dopo una doccia ci siamo trovati per andare alla cena gentilmente offerta dalla Fudan University. Serviti sulla tipica tavola rotondacinese, abbiamo condiviso molti piatti della cucina cinese, dal riso al pesce, da ravioli di carne grandi come un pugno alla frutta. Soddisfatti e con la pancia piena siamo tornati in hotel, dove molti di noi, si sono nuovamente concentrati sul proseguo dell’assignment, alcuni fino a notte fonda. Quando però la stanchezza l’ha avuta vinta non restava che abbandonarsi al sonno, pronti per una nuova giornata.
 
Riccardo Ranza
 
Mercoledì 31 Luglio 
Siamo giunti quasi alla fine, tra soli tre giorni lasceremo Shanghai portandoci con noi nuove esperienze e conoscenze. Oggi la giornata è stata molto interessante e impegnativa. In più è anche la più calda degli ultimi 150 anni qui a Shanghai!
Come al solito sveglia presto, colazione veloce da Paris Baguette con le sue adorabili frittelle e di corsa a lezione…
Si nota un po di stanchezza,dovuta alle poche ore sonno, ma si sa Shanghai è anche questo e noi Shanghati (un vispo gruppo di simpatici personaggi) cerchiamo di viverla a tutto tondo. La lezione riguarda il marketing in Cina, con un approfondimento sul consumatore cinese. Le ore in classe passano velocemente grazie anche alla partecipazione condivisa da parte di tutto il gruppo. Al termine della lezione, dopo un piccolo break in hotel per ricaricare le batterie, siamo ritornati in aula dove abbiamo avuto il piacere di ricevere due rappresentanti di aziende italiane presenti a Shanghai: Balaran e Bracco. Entrambe le testimonianze sono state utili a farci capire un po le dinamiche di questo immenso paese e le possibilità che può offrirci.
Terminato l’incontro ci siamo dedicati al terzo assignment, e dopo un po di lavoro siamo partiti alla volta del centro curiosando tra i negozi e ammirando gli enormi grattacieli che contraddistinguono questa città. Si è fatto tardi e la fame inizia a farsi sentire e dopo aver finalmente ritrovato una nostra amica che aveva perso la cognizione del tempo (si sa, per le donne il tempo per lo shopping non è mai abbastanza) troviamo un tipico ristorantino cinese dove veniamo incuriositi dalle aragoste e dal pesce esposto di fuori. Entrati dentro, chiediamo il menu ma ovviamente nessuno parla inglese, allora con gesti e segni cerchiamo di farci capire tra le risate dei gentili camerieri. Arrivato il piatto rimaniamo felicemente sorpresi dalla sua bontà (eravamo un po scettici all’inizio) e appena finito ci sbrighiamo a tornare in hotel dove ci aspettano gli altri "Shanghati"… ma non c’è tempo per riposarci!! La notte "shanghata" ci aspetta, quindi doccia e subito si riparte..destinazione HOLLYWOOD Shanghai! 
Tra balli, salti, sorrisi e abbracci, anche questa notte ci siamo divertiti e andiamo a dormire felici di aver passato un’altra serata insieme…ma domani si ricomnicia e sarà l’ultimo giorno…purtroppo!!
Giuseppe Trinchillo e Roberta Riccio
 
Giovedì 1 Agosto
L’ultima giornata di lezione della summer school è all’insegna del sistema finanziario cinese. Sono state dette tante cose riguardanti gli investimenti  ed anche come questi vengano gestiti dai cinesi nella vita di tutti i giorni. Lezione indirizzata principalmente agli economisti, ma la nostra prof è stata in grado di coinvolgere tutti attraverso racconti di vita quotidiana. Un esempio? Qui in Cina, a differenza di casa una delle condizioni necessarie per l’acquisto di una proprietà è essere sposati. Ma uno dei maggiori problemi riguardanti le giovani coppie è l’elevato prezzo delle abitazioni a Shanghai. Sempre più giovani così, decidono di rimandare il matrimonio fino a non essere in grado di permettersi una casa. Per tre settimane siamo stati a contatto con una realtà lontana dalla nostra che ci ha insegnato tanto. Le lezioni sono state arricchenti e hanno ricoperto diverse tematiche dal diritto all’economia, dalla logistica alla lingua cinese. 
Non appena finita la lezione ci siamo incamminati verso la metro per raggiungere la zona dell’EXPO 2010 tenutasi appunto a Shanghai.
Dopo circa un’ora siamo arrivati al padiglione cinese, colpiti dalla struttura a forma di pagoda rovesciata, siamo entrati per scoprire alcune curiosità di questo paese. Passati dalla sala dell’arte, con quadri della tipica cultura cinese, abbiamo attraversato stanze con statue rappresentanti l’esercito cinese e abbiamo visto un’opera in fase di smantellamento che rappresentava dei girasoli.
Alla vista di un piccolo ristorante ne abbiamo subito approfittato per mangiare qualcosa (una cucina paragonabile a quella italiana). Il tempo però stringe e ci aspetta la navetta pronta ad accompagnarci all’altro unico padiglione, oltre a quello cinese, rimasto dopo l’EXPO 2010, quello italiano, motivo di vanto per noi italiani nonché padiglione più visitato dopo l’autoctono cinese. Abbandonati a una fermata dall’autobus nel nulla con una pioggia torrenziale che inizia a cadere, fradici troviamo una navetta di fortuna che finalmente ci porta a destinazione.
 
Il Padiglione Italia, gestito da una società statale cinese, è stato riaperto in Maggio 2012 con un’offerta in termini contenutistici molto più ricca rispetto all’EXPO e mira a promuovere il made in Italy. All’ingresso si può vedere una riproduzione del David di Michelangelo, offerta da un collezionista italiano e una rappresentazione della nostra penisola fatta con diversi tessuti. Il tour inizia con la sala del legno, nella quale sono esposti pezzi realizzati da importanti artisti. Prosegue poi con la sala dedicata ai materiali sintetici in cui ci sono famose opere quali le sedie di Kartell e i ballerini luminosi di Marco Lodola e opere più particolari quali la torre di valigie Roncato. A seguire la “sala biblioteca” che contiene oggetti di varia origine che è possibile maneggiare, un palcoscenico che ospita  spesso artigiani italiani mentre si esibiscono nella lavorazione di pezzi homemade e un grosso tavolo di Riva 1920 ottenuto con legno recuperato dalle barrique. 
Per una sala in cui è racchiusa la tradizione italiana di tre regioni, con la rappresentazione dell’orchestra  della Scala di Milano, la cupola del duomo di Firenze, e l’orgoglio automobilistico italiano di Maranello. Dopo la sala della pietra, con i pregiati marmi italiani offerta dall’azienda Henraux, chiudiamo la visita ai padiglioni dell’EXPO e rientriamo in hotel ancora bagnati dal temporale pomeridiano. Un po’ di meritato riposo, doccia, cena tipica cinese come sempre e vita nottura al Mook di Shanghai per  festeggiare al meglio la fine delle lezioni!!!
 
Giulia Revrenna, Riccardo Ranza, Karim Reategui
 
venerdì 2 agosto Shanghai.
Non mi sembra vero,  finalmente oggi siamo riusciti a dormire almeno 8/9 ore perché per la prima volta  non ci sono state lezioni o visite aziendali! La nostra avventura sta per volgere al termine ed inizia a farsi sentire un po’ di malinconia. Avendo la mattinata completamente libera, qualcuno ne ha approfittato per recuperare ore di sonno perduto, mentre la maggior parte sono andati a fare un giro per la città oppure al fake market a fare gli ultimi acquisti prima di partire. Alle 18 c’è stata la "cena d’addio" e la consegna dei certificati con i professori e Vanessa ,ognuno e’ stato chiamato per nome, per ricevere l’attestato per aver seguito il corso "How to do business in China". Con tutti gli applausi del gruppo sembrava quasi una proclamazione di laurea. La cena e’ stata ottima come tutte quelle offerte dalla Fudan University, ed il discorso finale del Professor Buonanno e’ stato davvero commovente. Credo che la Summer School oltre ad offrirti la possibilità di conoscere culture ed abitudini differenti, ti faccia capire l’importanza di saper apprezzare i pregi ed accettare i difetti dei tuoi compagni di viaggio, che ti stanno accanto 24 ore su 24. Alla fine della cena siamo andati a prendere un caffè e poi a prepararci per l’ultima grande serata a Shanghai. Prima siamo andati al Bar Vue, dove ci siamo esaltati ed emozionati per la vista mozzafiato.  In seguito ci siamo spostati all’ n88, una discoteca molto bella, affollata di ragazzi orientali. La notte a Shanghai non è mai stata così lunga e divertente. Alla fine le ore di sonno che avevamo recuperato la sera precedente sono andate di nuovo perse, ma per vivere certe persone e certe emozioni ne è valsa la pena. 
Shanghai e questo gruppo fantastico rimarranno per sempre nel mio cuore. 
Filippo Zugno
 
Sabato 3 Agosto
Ed eccoci qua!
Dopo l’ultima notte a Shanghai è arrivato il giorno! Quasi non riesco a crederci.  Molti possono pensare che dopo tre intense settimane qui in Cina, tra smog, lezioni, cibi non proprio facili da digerire, ore passate a chiedere una bottiglietta d’acqua e un’afa fuori dal comune, alla fine tornare in Italia non sia poi così drammatico, anzi! E invece tutto quello che penso facendo la valigia è ciò che non avrei mai potuto prevedere. Ripenso al primo giorno che ho messo piede in questo paese, la mia prima volta fuori dall’Europa. Tre settimane fa non potevo neanche immaginare quante nuove cose avrei dovuto mettere in valigia prima di tornare a casa. Un bagaglio ben più pesante e pieno di valore.
 Ripenso a tutte le esperienze fatte,  dagli incontri aziendali, alle visite di tutte le più grandi bellezze di questa terra, dai lavori di gruppo alle serate con gli amici. Non ci siamo fermati un secondo per vivere tutto quello che questo posto poteva offrirci.  Mi vengono in mente le persone straordinarie che abbiamo avuto modo di conoscere. Di storie ne abbiamo da raccontare!!
 
 E di queste storie comincio a riempire la valigia fino a che non arriva il momento di chiuderla. Lasciando la camera ho come l’impressione che anche il corridoio dell’hotel sentirà la nostra mancanza! Ma abbiamo ancora qualche ora di tempo, prima di prendere il bus che ci porterà in aereoporto. Alcuni di noi decidono di rimanere nei pressi dell’hotel per fermarsi a mangiare, un’ultima volta, nei tipici locali cinesi e coreani che tanto abbiamo imparato ad apprezzare nel corso della vacanza. Altri invece hanno preferito recarsi al fake market per concludere gli ultimi affari cinesi ( chi di noi non proverà un po’ di nostalgia per tutte quelle contrattazioni lunghe anche più di un’ora). Il tempo però sembra correre e senza neanche accorgersene ci ritroviamo a pochi minuti dalla partenza.  Verificato il peso di tutti i bagagli e preparati gli zaini in spalle cominciamo a salutare tutti i vari gruppi nella hall. Arrivate le 21.30 il bus giunge in hotel! Carichiamo tutto e si parte salutando una volta di più lo Yan Yuan hotel.  Arrivati in aereoporto facciamo il check in e passiamo i controlli senza problemi. Infine, arriva il momento dell’addio, che ha più il sapore di un arrivederci. Ci imbarchiamo definitivamente in aereo e salutiamo non senza emozionarci questo splendido mondo, in superficie così lontano dal nostro, ma nel profondo così vicino a noi "shanghati"!
 Ringrazio tutti i compagni di viaggio, dal primo all’ultimo, tutti coloro che rendono possibili questi progetti e i professori Buonanno e Astuti per la grande pazienza e disponibilità che hanno avuto, mostrandosi all’occorrenza dei veri e propri amici su cui poter contare e con cui poter condividere momenti indimenticabili. Grazie a tutti noi questa summer school è stata ciò che è stata. Tutto questo non può certo essere raccontato a parole su un foglio di carta, ma rimarrà per sempre indelebile sulla nostra pelle.
 Non potrei mai dimenticare neanche un secondo di questa straordinaria esperienza in cui ognuno di noi si è dovuto mettere alla prova almeno una volta, tenendo duro, adattandosi, mostrando spirito di gruppo e voglia di imparare sempre cose nuove, non solo sui manuali di business o su delle slides, ma nella vita vera, quella in cui ti reggi sulle tue gambe e stringi la mano a chi ti sta accanto.
E’ tutto da Shanghai! Con le ultime energie rimaste mando a tutti quanti un abbraccio sincero in attesa di ritrovarci insieme per un’altra avventura!
Grazie mille ragazzi. Vi voglio bene!
Paolo Ingletto

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Agosto 2013
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