Il PD si scaglia contro i Servizi Sociali: “Poche idee e ben confuse”
I consiglieri del Partito Democratico attaccano i vertici della struttura accusando l'incapacità di affrontare la complessa situazione di oggi. E promettono: "L'Assessore dovrà renderne conto"
Sono molti i temi che portano il partito democratico di Busto Arsizio a bocciare senza appello la gestione dei servizi sociali in città: Zero finanziamenti per l’affido, riscrittura del bando per l’affidamento del CSE Piccoli e Clochard. Per questo, scrivono in una lunga nota a firma di Salvatore Vita (nella foto a sinistra), "lo stato confusionale regna sovrano negli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Busto Arsizio" dopo che l’ennesimo vertice "tra Assessore, Presidente della Commissione Servizi Sociali e i Dirigenti del settore si è concluso con un elenco di problemi disattesi".
Problemi che il PD elenca: "Dopo averci raccontato che la gara per il CSE Piccoli Manzoni era andata deserta per via della modifica introdotta dal Consiglio Comunale alla durata della convenzione, si scopre che il bando deve essere riscritto. Questo significa che il bando aveva altri problemi!". Ma la domanda che si fanno i democratici è un’altra: "quali sono questi problemi? Dopo oltre due anni di proroghe al servizio dal momento in cui si era deciso di esternalizzarlo ci si ritrova punto a capo, senza soluzioni se non quella di ricominciare da capo".
Nell’invettiva non può mancare la questione dell’affido che "dopo l’esaurimento dei fondi garantiti dalla Fondazione Cariplo (240.000,00 euro), cui ad onor di cronaca si aggiungono quelli garantiti al progetto dall’Amministrazione, eccoci al capolinea e siccome mancano fondi, cosa succederà allo sportello affidi?". In questo caso la domanda che viene posta è "come sia possibile che non si fosse fatta una valutazione di sostenibilità del progetto prima di accedere al finanziamento Cariplo?".
Nella filippica non poteva certo mancare "la vicenda Clochard che, se non fosse per la drammaticità del tema, potrebbe divenire la barzelletta dell’anno, con panchine svanite nel nulla perchè danneggiate perchè danneggiate e non riparabili. E cosa dire del conseguente tira e molla che ci riconduce ancora una volta al punto di partenza rappresentato in questo caso dalla trattativa con RFI".
Ma nonostante le numerose difficoltà "anziché provare a cercare delle soluzioni ci si avvita sull’impossibile" commenta il rappresentante democratico riferendosi alla "promessa di maggiori fondi ad Eva Onlus". Ed è proprio su quest’ultima promessa che "chiameremo l’Assessore Azzimonti (nella foto a destra) a darne conto, perché Eva Onlus merita molta attenzione per il pregevole lavoro che svolge sul territorio, ma le promesse se fatte vanno mantenute. E’ tempo di smetterla con la demagogia e le promesse fatte nelle riunioni pubbliche, che spesso non trovano riscontro negli atti quotidiani dell’Amministrazione". Tutti temi, questi, che dovranno essere affrontati "dalla prossima seduta di commissione che abbiamo chiesto venga fissata in tempi rapidi, vista la rilevanza dei problemi".
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